Pesto e le sue varianti… non solo ligure!


Ispirati dal celebre condimento ligure DOP, negli anni le varianti si sono susseguite e non c'è mai fine alla fantasia culinaria. Noi su quest'onda creativa, vi proponiamo delle interpretazioni davvero gustose. Semplici e veloci, che fanno di un piatto di pasta, ma non solo, una gran festa...

Provate queste 7 originali versioni di "pesto" tratte dal ricettario di "Cucina Naturale": Bavette con fagiolini e pesto alla maggiorana - Capelli d'angelo con pesto pungente e crema di piselli - Fusilli integrali di grano khorasan al pesto di ortica - Lasagne di formaggio e pesto di sedano verde -Noodles al pesto caipiroska - Penne al pesto di nocciole con pomodori e pinoli - Pansotti liguri al pesto di zucchine

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Ispirati dal pesto ligure riconosciuto come prodotto Dop e tra i "marchi di fabbrica", per eccellenza nel mondo, della gastronomia italiana, negli anni si sono aggiunte innumerevoli varianti di questo celebre condimento. Quasi sempre preparato a crudo, o con brevissime cotture, è un asso nella manica quando si vuole preparare un gustoso piatto di pasta, anche all'ultimo minuto. Noi nel proporvi delle fantasiose e saporite versioni, vi suggeriamo alcuni "trucchi" del mestiere per ottenere un risultato a prova di chef! 

Innanzitutto il nome pesto deriva dal fatto che è un condimento che in orgine era preparato solo con um pestello o un mortatio. Oggi a volte sostituito con il frullatore che però con le lame di acciaio spesso infiersice sul gusto finale. 

I "trucchi" del mestiere

Mortaio 
Secondo tradizione, il pesto si prepara con un mortatio, di legno, o di pietra, ottenendo un composto cremoso, non troppo liquido e mantenendo tutti gli aromi e i profumi degli ingredienti che quando si utilizza il frullatore, le lame di acciaio, tendono a smorzare. 
Quale mortaio
I mortai di legno sono più adatti per pestare elementi asciutti come frutta secca, spezie ed erbe aromatiche. Quelli di pietra sono migliori per ridurre in poltiglia ingredienti più morbidi e umidi. 
Frullatore
Se usate il frullatore meglio quello semplice a bicchiere anziché i robot multifunzione. L’accortezza più importante è quella di non fare scaldare gli ingredienti con le lame del frullatore e quindi procedere a una frullatura veloce, o per fasi lasciando il tempo tra una fase e l'altra affinchè le lame si raffreddino, oppure utilizzando la velocità più bassa.. 
Fresco o congelato
Il pesto una volta pronto può durare per gusto e aroma massimo 3-4 giorni in frigorifero, copritelo sempre con un filo di olio e riponetelo solo in tazze di vetro o di ceramica, mai di plastica anche se per alimenti.
Se volete fare una piccola scorta per momenti in cui il tempo è tiranno, potete congelarlo i mettendolo in freezer nelle forme a cubetti del ghiaccio. Se lo congelate evitate però di aggiungere del formaggio tra gli ingredienti. 







Pesto e le sue varianti… non solo ligure! - Ultima modifica: 2015-07-25T00:00:00+02:00 da Redazione

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