Ritorno oggi sul numero di Cucina Naturale di questo mese per invitare nuovamente alla sua scoperta chi ancora non conosce la bella rivista, ma anche per presentarvi una mia ricetta presente su questo numero.
Avendo saltato per motivi redazionali il consueto appuntamento fisso con la ricetta filmata vi omaggio di una delle ricette presenti sull'articolo, altrettanto consueto, della scuola di cucina dedicato alle verdure buone e salutari di questa stagione.
Dimenticarsi di questi ortaggi è un abitudine abbastanza diffusa, durante le feste natalizie la tradizione vuole che si consumino cibi diventati simbolo di festa e opulenza e di alcuni alimenti non se ne vuole proprio sentire parlare.
Immaginate la reazione nel preannunciare che si gusteranno ricette a base di cardi, cavolo nero, catalogna o puntarelle!
Eppure sono ortaggi ottimi, colorati, aromatici e in alcuni casi con una nota di croccantezza che non può che far piacere, si possono combinare facilmente in ricette semplici che non stonano affatto sulla tavola delle feste e aiutano a controbilanciare gli inevitabili eccessi alimentari natalizi.
Per valorizzarle si tratta solo di trovare l'idea in più che rende attraente e stuzzicante la ricetta, basta veramente poco, un nota di colore, il contrasto agrodolce, la presenza di frutta ben augurante e di colpo il piatto può diventare la nostra originale e nutritivamente equilibrata proposta di natale.
Come ad esempio la ricetta presente in questo post e ritrovabile sul numero della rivista insieme a tantissime altre.
La inserisco volentieri anche per ricompensare gli amici che non amano i prodotti di origine animale e che mi seguono, ultimamente le ricette ne erano abbondanti, ma questa credo che vi ripagherà alla grande, un piatto di alta qualità che durante le prossime feste potrete esibire con grande sicurezza certi che piacerà anche a chi normalmente non vede di buon occhio la mancanza di latticini, uova e quant'altro.
A voi la ricetta.
Che aggiungo è possibile arricchire ulteriormente, ad esempio il cavolo nero del ripieno lo vedrei bene arricchito da nocciole tostate e tritate.
Insomma provate la ricetta e se ne avete voglia personalizzatela a vostro piacimento, però poi raccontatemi come è andata, altrimenti non vale!!
Paccheri ripieni di cavolo nero con salsa di zucca e doppio tofu
Ingredienti per 4 persone:
- 1 rametto di rosmarino fresco,
- 100 g di tofu bianco,
- 400 g di cavolo nero,
- 2 spicchi d'aglio,
- 200 g di zucca del tipo mantovano già pulita,
- 75 g di tofu affumicato,
- 24 paccheri,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Lavare il rosmarino, sfogliarlo e tritarlo finemente ma velocemente, mescolarlo subito con 1 cucchiaio abbondante di olio, tritare grossolanamente il tofu bianco e in una ciotola marinarlo con l'olio al rosmarino.
- Pulire il cavolo nero e lessarlo in poca acqua per 10 minuti circa, scolarlo, intiepidirlo, strizzarlo e tritarlo grossolanamente, sbucciare l'aglio, schiacciarlo e rosolarlo brevemente in una padella con 2 cucchiai di olio, aggiungere il cavolo, salarlo e saltarlo a calore medio per 5 minuti.
- Tagliare a dadini la zucca e lessarla in abbondante acqua bollente salata per 5 minuti circa, scolarla con una schiumarola e frullarla con il tofu affumicato e 1 cucchiaio di olio fino a formare una salsina fluida.
- Nella stessa acqua lessare i paccheri al dente, scolarli e riempirli subito con il cavolo privato dell'aglio, stendere su 4 piatti piani la salsina di zucca e mettere nel mezzo i paccheri ripieni in verticale o sovrapposti in orizzontale, cospargere con il tofu al rosmarino.
Sta ricetta cade a pennello! I paccheri c’è li ho. Se non trovo il cavolo nero sostituisco alla grande col broccolo di Creazzo (detto anche broccolo fiolaro, se passi tra Padova e Vicenza li trovi) dovrò solo fare la spesa per tempo 🙂
Bene, in effetti non conosco questa tipologia di cavolo broccolo, mi informo al più presto.
In effetti il cavolo nero non è semplicissimo da trovare al di fuori delle regioni centrali e delle grandi città, per cui va benissimo sostituirlo con altri fratelli di famiglia.
Magari così la variante è anche più buona, nell’articolo in cui è compresa la ricetta interessava dimostrare la validità del cavolo nero al di la delle solite zuppe, ma appunto la ricetta si presta per tutte le qualità di cavolo.
Fammi sapere come è poi andata.
Giuseppe
mi permetto di lasciarti un link…
http://www.ilbroccolofiolaro.it/il_broccolo_fiolaro.html
in questa settimana non avrò tanto tempo da dedicare alla mia cucina, ma appena li provo ti farò sapere. Buona settimana 🙂
Grazie del link e buona settimana a te, spero di vacanza, la mia sarà lavorativa, ma tanto è una costante a cui non ho grandi speranze di sfuggire.
Ciao Giuseppe, ho sfruttato solo l’idea dei paccheri ripieni, ma mi riservo di provarla talquale, se riesco prima della fine dell’inverno. 🙂
Bene, sono andato a vedere, diversa ma sempre interessante, poi se la tua versione ti è piaciuta tutto il resto è relativo, ha senso soddisfare prima se stessi per stare bene poi con gli altri.
Aspetto la prova con la versione originale però, se riesci.