Melagrana, cibo portafortuna


Portatrice di fertilità, fortuna e benessere, i chicchi rossi e aciduli di questo frutto, maturo adesso, possono diventare uno straordinario ingrediente di preparazioni dolci e salate.

Ricette: Tortini di topinambur, ricotta e melagrana - Sfoglie croccanti con pesce, ortaggi e melagrana - Coppe di lattuga con carote, patate, mela verde e melagrana - Pere con salsa all'amice e melagrana - Piatto colorato di frutta con melagrana e cioccolato

Advertisement

L’albero del melograno, antica pianta di origine persiana, produce frutti dalla forma simile alla mela che racchiudono al loro interno un’infinità di chicchi carnosi di colore rosso-rosato, dal sapore dolce e acidulo allo stesso tempo. I suoi piccoli chicchi sono considerati, per tradizione, simbolo di fortuna e fecondità e, già in passato, comparivano in numerosi piatti della cucina europea. Ma non è solo il suo uso culinario a essere degno di attenzione, questo antico frutto è infatti dotato anche di proprietà toniche, astringenti, antispasmodiche, ed è un utile rimedio contro il mal di stomaco e le coliche intestinali. Da non dimenticare poi che è un ottimo diuretico.
Tante valide motivazioni per accogliere con entusiasmo la melagrana nella preparazione di gustose ricette. Purtroppo nella nostra gastronomia è per lo più relegata al ruolo di semplice decorazione per dessert o per dare più brio a un’insalata. Un vero peccato, perché il suo sapore acidulo e la sua consistenza ne fanno un ottimo ingrediente per piatti salati a base di verdure, cereali, frutta e pesce a cui dona un delicato aroma agrodolce e un vivace tocco di colore.

La melagrana dal mercato alla tavola

•    Grande, rossa e “pesante”.
Al momento dell’acquisto, scegliete sempre delle melagrane già ben formate e mature: una volta staccati dalla pianta, infatti, questi frutti cessano di maturare. Preferite quindi quelle di formato grande e più pesanti, che al tatto risultano sode e con una buccia lucida rosso-bruna non raggrinzita, priva di lacerazioni e di infossamenti.
•    Si conserva a lungo.
Conservato in luogo fresco e buio, il frutto intero dura almeno tre settimane. Se i chicchi   sono già sgranati, invece, non conservateli per più di un paio di giorni, ben coperti e riparati dalla luce.
•    Occhio alla pellicina amara.
Per preservare l’integrità dei chicchi, la sgranatura della melagrana deve seguire precisi  passaggi. Dopo aver eliminato l’eventuale peluria del peduncolo, con un coltello tagliate la base del picciolo e incidete superficialmente la buccia in quattro, poi con le mani dividete il frutto prima a metà e poi in quarti. A questo punto fate cadere i chicchi in una ciotola premendo la buccia verso l’esterno e avendo cura di eliminare attentamente la pellicina bianca che li racchiude: la sua forte componente amara può, infatti, arrivare a compromettere il risultato della vostra ricetta.

Ecco alcuni piatti che ne esaltano il particolarissimo gusto.





Melagrana, cibo portafortuna - Ultima modifica: 2010-10-15T00:00:00+02:00 da Redazione

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome