Ho ripreso mano volentieri a questa vecchia mia ricetta dopo che Marco aveva mostrato in maniera decisa tutte le sue rimostranze verso un esito definito deludente e inconcludente mettendone in dubbio la validità.
Sono rimasto un po' sorpreso perché è un impasto che a suo tempo avevo usato moltissimo, anche se ora era da diversi anni che non me ne servivo, nei miei ricordi l'impasto era funzionale allo scopo per cui era stato creato.
Si tratta infatti di una semplice torta da prima colazione totalmente senza prodotti di origine animale nata per un progetto di cucina in cui ci eravamo posti l'obbiettivo molti anni fa di fornire anche per la prima colazione delle valide alternative diverse dalle solite ciambelle e plumcake.
Quindi per chiarire non si tratta di pasticceria in senso stretto e non aspettatevi questo, la torta è molto buona, ma da sola giusto nel contesto della prima colazione a meno che come scrivevo nel post di cinque anni fa elaborarla in maniera attenta con l'abbinamento a creme e altro.
Ma torniamo alle osservazioni di Marco che per me sono molto preziose anche quando sono fortemente critiche e vivaci come le sue a cui devo riconoscere la pazienza e tenacia di aver ripetuto l'impasto almeno due volte.
Come scrivevo in una sua risposta non è nelle mie abitudini abbandonare chi prova le mie ricette a se stesso, preferisco affrontare, tempo e impegni di lavoro permettendo, la questione insieme e capire dove potrebbe essere il problema.
Intanto potremmo dire che una colpa è riconducibile a me nel non aver precisato meglio che tipo di tofu usare, non a caso dopo l'osservazione di Marco ho precisato meglio modificando il riferimento.
La torta era stata creata e poi ripetuta spesso, infatti, con un tofu morbido assimilabile a quello normalmente chiamato vellutato e quindi con un'idratazione ben precisa.
Nella prova Marco ha invece usato un tofu commerciale di una diffusa grande distribuzione (che ovviamente non cito) con la caratteristica di essere particolarmente asciutto.
E siccome è questo il tofu che la maggior parte delle persone possono trovare facilmente nei normali canali di vendita ho ritenuto giusto ripetere la ricetta basandomi su questo prodotto e riequilibrare di conseguenza i dosaggi.
Trovate quindi qui la nuova versione a cui ho voluto dare una personalizzazione ulteriore, l'uso del concentrato di dattero (eccellente dolcificante) che ha donato all'impasto un colore scuro tanto da farlo sembrare alla lontana una torta al cacao!!!
Questo dolcificante a me piace molto, ma se non lo trovate o preferite usare altro va bene qualsiasi altro sciroppo come agave, acero, riso, grano.
Marco era molto scoraggiato e pur ringraziandomi del confronto mi raccontava che non aveva alcuna intenzione di ripetere il dolce neanche dopo le mie modifiche.
Io tutto sommato spero che così non sia, altrimenti se altri avranno piacere a provare questa torta aspetto una loro opinione franca e sincera.
Faccio solo notare il rilevante carico nutrizionale e salutistico, il dolce ad esempio non è solo privo di ingredienti di origine animale, ma ha un elevatissimo carico di fibre usando al 100% farina integrale.
Buona colazione!
Dolce integrale vegan per prima colazione
Ingredienti per 10 persone:
- 1 grande arancia tarocco,
- 250 g di tofu al naturale non morbido,
- 300 ml di latte di soia,
- 100 ml di olio di riso,
- 1 bustina di lievito per torte,
- 300 g di farina integrale,
- 150 g di zucchero di canna integrale,
- 4 cucchiai di concentrato di dattero
Preparazione
- Lavare l’arancia, asciugarla e grattugiare la buccia, tagliare in piccoli dadini il tofu e metterlo in un frullatore insieme alla buccia dell’agrume.
- Aggiungere il latte di soia e l’olio di riso, frullare inizialmente a bassa velocità aumentandola man mano fino a ottenere una cremina omogenea e liscia.
- Setacciare il solo lievito in una grande ciotola e mescolarlo con la farina integrale e lo zucchero di canna, aggiungere gradualmente la cremina vegetale e con una frusta continuare a mescolare fino a ottenere un impasto cremoso, completarlo unendo il concentrato di dattero.
- Trasferirlo in una tortiera da 28-30 cm rivestita con carta da forno e cuocere in forno a 180 gradi per 30-40 minuti, raffreddare, tagliare a fette e accompagnare con mele, altra frutta fresca o semplice marmellata poco dolce.