Nel scrivere i post del blog lascio sempre in giro un sacco di debiti, nel senso che parlo preso dall’entusiasmo di determinati prodotti, prometto le relative ricette e poi mi faccio prendere da altre entusiasmi.
Non che le ricette poi non le provi, tutt’altro, è che poi mi manca il tempo, lo spazio e il modo di pubblicarle, forse dovrei aprire un altro blog personale, però poi non sono tanto sicuro che troverei comunque il tempo!!!!
Sia come sia continuo ad archiviare ricette e mancare le promesse lasciando, come dicevo prima, sulla strada una serie di debiti.
Tra gli ultimi c’erano quelli relativi alla melissa di cui avevo parlato qui, per cui oggi comincio a saldare una parte di quel debito, per lo meno quella ancora attuale, perché una serie di ricette le avevo provate con prodotti, come le ciliegie, ormai abbondantemente fuori stagione.
Questa invece è bella attuale, forse non ci sono solo più le foglie profumatamente tenere di melissa con cui ho provato la ricetta, ma il resto degli ingredienti sono attualissimi, come i fantastici fiori di zucca.
L’impronta della ricetta è fortemente dentro di me, mi esce e sgorga dalle mani con un’autonomia impressionante, circola nel sangue come tante altre preparazioni legate indissolubilmente alla storia della mia vita passata, un passato che spesso diventa presente e futuro.
Questa in particolare è legata a quel poco che mio padre sapeva cucinare, era poco ma incredibilmente possente, le sue frittelle con base acqua, farina, patate e olio d’oliva, prendevano via via diverse varianti, ma erano sempre qualcosa di irresistibile e ricordo benissimo che anche il giorno dopo conservavano una incredibile “squisitezza” come dicevamo da piccoli.
Quelle di oggi declinate alla melissa non credo che anche il giorno dopo siano valide, ma appena fatte vi sorprenderanno e scoprirete quel sottile profumo e aroma che solo la melissa sa dare, a me hanno convinto molto.
Vi prego solo di resistere alla tentazione di non usare olio d’oliva per friggere preferendo oli di semi o peggio le moderne miscele messe in commercio dall’industria, sicuramente dal risultato tecnico impeccabile, ma a livello di sapore e doratura di cottura l’opposto di quello che otterreste con l’amato succo di olive.
Il cui valore in frittura è elevato, ma a tutt’oggi paga lo scotto di false e assurde convinzioni sulla sua scarsa utilità se non dannosità, un cumulo di sciocchezze che spero presto di dipanare in una serie di post con prova pratica sul campo.
Ma è un tema futuro di cui con questa ricetta avete un ottima anteprima.
Frittelle di melissa, patate e fiori di zucca
Ingredienti per 4 persone:
- 300 g di patate a pasta gialla,
- 125 g di farina 0,
- 75 g di farina di semola di grano duro,
- 1 mazzo di melissa fresca,
- 10 fiori di zucca,
- pepe,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Sbucciare le patate, lavarle e tagliarle in sottili fette lasciandole a bagno in acqua fredda, lavare le foglie di melissa, eliminare il pistillo dai fiori di zucca, lavarli e dividerli in 6-8 pezzi.
- In una ciotola mescolare la farina con un pizzico di sale, una macinata di pepe e l'acqua sufficiente a ottenere una pastella semi densa.
- Scaldare abbondante olio di oliva e preparare un vassoio con carta assorbente per scolare le frittelline.
- Unire alla pastella le patate scolate dall'acqua, le foglie di melissa e i fiori di zucca mescolando con cura, mettere a cucchiaiate nell'olio caldo e friggere fino a dorare da entrambi i lati.
- Scolare, salare solo se necessario e servire subito.
Proprio ieri ho usati i fiori di zucca, per una similfrittata, ma anche queste mi piacciono, e poi ho tutto il necessario, unico inconveniente è che non vorrei friggere … quasi quasi mi invento una variante al forno oppure sulla piastra … non saranno “frittelle” ma sicuramente buone 🙂
Ciao Nadir, potrebbe essere una variante interessante e originale, a intuito forse più sulla piastra che al forno, ma potrei sbagliarmi; naturalmente attendo l’esito.
A presto
Giuseppe
Anche io pensavo più alla piastra che al forno, poi con sto caldo chi ha voglia di accenderlo 😉
ti farò sapere appena riesco a combinare qualcosa.
Ciao chef, ti lascio il link con la mia interpretazione
http://nadirblog.blogspot.it/2012/07/quasi-frittelle-di-fiori.html
buona domenica 🙂
Grazie, sono andato a vedere, bella interpretazione; a dire il vero anche mio padre a volte le faceva con pochissimo olio (magari semplicemente perché lo aveva finito), noi non ci formalizzavamo più di tanto ma indubbiamente quelle fritte erano le più golose, poi erano sempre in olio d’oliva per cui avevano un gusto tutto loro.
Alla prossima
Giuseppe