All'interno di un servizio sugli accorgimenti per eseguire con accortezza e correttezza una buona frittura esente da errori che possano ripercuotersi sulla salute ho oggi presentato un alternativa non fritta di una verdura che con molta frequenza viene appunto fritta.
Scusate il giro di parole, per la precisione è una ricetta comparsa nell'inserto salute del Corriere della Sera e precisamente nella pagina dedicata all'alimentazione.
La tecnica per me è molto conosciuta, la uso con molta frequenza non tanto come alternativa alla frittura, che invece se eseguita bene non ha grandi controindicazioni (ovviamente a meno che non la mangiate tutti i giorni) come ho ampiamente dimostrato nel libro che ho scritto proprio su questo argomento, ma perché è una tecnica molto valida per valorizzare le verdura e farle accettare a chi generalmente le rifiuta, come i bimbi.
In ogni caso nel contesto dell'articolo compare giustamente come ottima alternativa a chi di fritto non ne vuole sentire parlare, per tante ragioni, alcune apparentemente banali ma poi concrete nella realtà ad esempio l'odore che poi si diffonde e impernia ogni angolo di casa.
Anche per quello ci sarebbero rimedi, ma come spesso accade la pigrizia in cucina è una forte ammaliatrice e sa propagandare alla perfezione l'arte della rinuncia preventiva.
Per questo preferisco presentarvi la ricetta ma decantarla per i suoi tanti meriti a priori, come dicevo a inizio post, piuttosto che invitarvi a rinunciare alla frittura per adottare altre alternative.
Diciamo che le considero due cose diverse e parallele, che possono anche incrociarsi per quanto possa sembrare strano.
Nell'articolo per esigenze inerenti il tema trattato abbiamo pubblicato una ricetta leggermente diversa rispetto al taglio delle zucchine e alle caratteristiche delle impanature, nel blog ve la presento invece come l'avevo pensato e ideata, anche perché così la foto corrisponde alla perfezione.
Prima della ricetta mi preme però ricordarvi che le dosi delle impanature di sesamo e farina gialla sono abbondanti per il solo motivo di poter impanare agevolmente la verdura, ma la panatura reale che si consuma è solo una parte minoritaria, diciamo circa ¼ più o meno.
Adesso eccovi la ricetta.
Zucchine croccanti al forno con doppie erbe e impanatura
Ingredienti per 4 persone:
- 20 foglie circa di menta fresca,
- 20 foglie circa di basilico fresco,
- 4 zucchine medie,
- 80 g circa di farina gialla per polenta precotta,
- 30 grammi di formaggio grattugiato,
- 1 cucchiaino di buccia di limone grattugiata,
- 60 g circa di semi di sesamo,
- 60 grammi di pane grattugiato,
- buon olio extravergine d’oliva,
- sale
Preparazione
- Lavare con cura le foglie di menta e di basilico tenendole separate e cosa importante asciugarle con attenzione, tritare prima il basilico mescolandolo subito in una ciotola con 2 cucchiai abbondanti di olio e successivamente tritare anche la menta mescolandola con altri 2 cucchiai abbondanti di olio.
- La velocità di triturazione e di protezione delle erbe con l'olio impedirà un ossidazione precoce con perdita eccessiva di profumi e aromi.
- Lavare le zucchine, tagliarne 2 prima a metà e poi in fette per il lungo spesse 2-3 mm e 2 a rondelle tonde o ovali sempre dello stesso spessore, condire le fette lunghe con l'olio al basilico e le rondelle con l'olio alla menta, disporle in un piatto, coprire e farle marinare 2-3 ore.
- Impanare le fette lunghe nelle farina gialla di mais mescolata al formaggio e alla buccia di limone pressando con delicatezza e stenderle in una teglia rivestita con carta da forno, passare le rondelle nei semi di sesamo mescolate al pangrattato impanandole e stendendole nella teglia allo stesso modo.
- Cuocerle nel forno caldo a 190 gradi per 10 minuti circa fino a dorarle in superficie e come per i fritti salarle solo in ultimo o preferibilmente lasciarle senza sale ben croccanti.
Oh si! queste mi piacciono.Da che ho scoperto la mia intolleranza ai lieviti in cucina per panare uso l’impanatura di mais (che è farina di mais fioretto tostata preventivamente) quando mi manca faccio come te, uso la precotta per polenta, ma è più spessa e da un risultato più ruvido. L’utilizzo di semi di sesamo lo conoscevo già, ma qua la marinatura è secondo me la cosa vincente, certo deve essere programmato con un pò d’anticipo, ma secondo me ne vale la pena 🙂
Si confermo ne vale la pena, poi si può modulare a piacimento abbondando o meno con la quantità di erbe aromatiche usate, come anche cambiare le erbe secondo i gusti personali. Sul fatto che bisogna programmarlo prima non si può fare nulla se non ricordarsi per tempo, anzi aggiungo che il tempo indicato in ricetta è proprio il minimo, se le tenete per un giorno intero a insaporirsi diventano ancora più sublimi.
Giuseppe
ciao Giuseppe, queste zucchine me le faccio al piu’ presto. Visto che a casa ho la polenta non precotta, posso usarla? Devo prepararla in qualche modo? Ho modo, eventualmente, di pre-quocerla o è un procedimento solo industriale? Ho cercato in internet, ma su questo non sono riuscito a trovare informazioni. Grazie
Michele
Ciao Michele,
potresti usarla ma cuocendo poco rimane meno digeribile, per questo si consiglia quella precotta che avendo già subito un processo di cottura sente meno questo problema. Nel tuo caso potresti solo pensare di frullare e rendere il più fine possibile la normale polenta, però deve essere un frullatore mixer molto potente. Tutto sommato però se hai la possibilità ti consiglio di usare o la farina precotta o della farina di mais fioretto, quella macinata molto, molto fine.
Se hai ancora bisogno chiedi pure.
Giuseppe
ciao Giuseppe, le zucchine con l’olio aromatizzato al basilico sono piaciute molto (ad un’altra occasione con la menta). Tanto per onorare tutti gli ingredienti, abbiamo preparato una “interpretazione” di nachos (aggiungendo un po’ di farina integrale), sfruttando l’impanatura avanzata e il forno già caldo. Buoni con le stesse zucchine e una salsina guacamole. Mentre l’olio aromatizzato rimasto è finito in un’insalata mista.
buona giornata
michele
Che dire, complimenti Michele, sei partito da una ricetta e hai fatto tante cose buone e interessanti. Ottimo mi fa proprio molto piacere.
Grazie di queste prove e a presto con nuove ricette.
Giuseppe
be, raccontarlo mi sembrava un po’ nello spirito del blog, dove il gioco ha la sua parte, e l’improvvisazione, senza dimenticare il rispetto per gli ingredienti e il riuso. Adesso, quella cena, mi pare un po’ scarsa a completezza, visto che era senza legumi. Ma qui casca l’asino, perche’ non mi rendo conto nemmeno se è un’osservazione sensata. Che dici?
ciao
michele
Michele, hai centrato in pieno lo spirito del blog, gioco, improvvisazione, riuso sono cardini del mio pensiero e poi di quello che normalmente faccio in maniera istintiva in cucina e nel resto della mia attività alimentare. Per questo mi ha fatto molto piacere quello che hai messo in pratica. Per quanto riguarda la completezza a voler essere precisi e pignoli sicuramente mancavano elementi che dei buoni legumi potevano dare senza problemi, ma è anche vero che è più importante un alimentazione equilibrata nel suo complesso che imporsi rigidamente di fare pasti calcolati al millesimo. Anche perché questo comprometterebbe il bel gioco che cucinare improvvisando comporta. Per cui non ti preoccupare più di tanto.
Giuseppe
Molto invitanti, queste le provo!!! Ho proprio della menta e del basilico in balcone che son da tagliare… Grazie!!!
Bene Giuseppe, aspetto poi il tuo commento sull’esito del piatto che spero ti soddisferà.
A presto