Del bel numero di novembre di Cucina Naturale voglio segnalarvi oggi l'articolo sulle nocciole all'interno della rubrica “Vita in campagna” dove di questo frutto si parla in maniera molto interessante.
Nella mia cucina le nocciole e tutta la frutta secca a guscio hanno un ruolo di primo piano, forse anche troppo tanto che come ho raccontato altre volte ironicamente i miei allievi dei corsi come gli amici più stretti mi prendono amabilmente in giro sulla presenza costanze e continua di questi ottimi cibi della natura.
Io tengo duro e mi viene anche facile perché sono frutti che mi piacciano un mondo e di cui so bene i notevolissimi pregi rispetto alla salute e alla prevenzione di numerosissime patologie e degenerazioni moderne.
Ma torniamo all'articolo presente sulla rivista dove si raccontano per bene le caratteristiche salienti delle nocciole e si mette in risalto un aspetto molto importante.
L'utilizzo saggio fatto da sempre dell'albero delle nocciole a 360 gradi, dal frutto come pregiata raccolta dell'autunno insieme a fratelli e sorelle varie tipo le castagne, ai rami usati per intrecciare cesti e graticci, al polline dei fiori per preparare una tinta gialla ricercata dai pittori.
E ancora il legno carbonizzato come base dei carboncini per disegnare piuttosto che le foglie lasciate essiccare dopo averle raccolte nel periodo migliore e usate per eccellenti tisane antinfiammatorie.
Del frutto, la parte più pregiata come dicevo, possiamo sottolineare le sue virtù positive rispetto al buon funzionamento del sistema cardiovascolare e questo a discapito dell'alta percentuale di grassi contenuta cosa che dimostra ancora una volta come di queste sostanze non bisogna tanto preoccuparsi della quantità, ma della qualità nutrizionale.
Le virtù non sono solo queste naturalmente, ma ve le lascio scoprire leggendo l'articolo così come quali sono le altre parti di questo splendido albero che si possono vantaggiosamente usare per il nostro benessere.
Trovate anche un piccolo box dove viene bene spiegata la procedura per preparare il latte di nocciole, anche se non bisognerebbe parlare di latte ma di bevanda.
Al di la dei distingui sui termini ciò che conta è che la bevanda che si ricava è eccellente e può essere motivo di orgoglio saperla preparare da se magari con nocciole di cui si conosce per certezza la provenienza o si sono raccolte nei boschi.