Le ricette degli altri
Vi piace la schiscetta fusion? Tre continenti dentro un’insalata

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Ecco una buona ricetta da portarsi al lavoro e che ci arriva direttamente dall’Associazione dei cardiologi Usa (AHA) nella quale l’orientale soia edamame si incontra con i fagioli neri, tipici americani, la “nostra” pasta integrale, la feta greca e l’olio extravergine. E in più, come bonus trovate i nostri 4 consigli per preparare una schiscetta ad arte

Un intero pasto in una ciotola, veloce da preparare, gustoso e salutare (e perfettamente compatibile con una dieta ipocalorica). E dalle decise suggestioni fusion per viaggiare un po', almeno a tavola.

In effetti non è certo un caso che sia presente tra le ricette che l’American Heart Association suggerisce per un’alimentazione sana e amica del cuore. Qui sotto trovate il mio adattamento per una persona, con qualche minima variante. Però, se preferite vedere la versione originale, vi basta cliccare qui.

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Insalata di pasta integrale con edamame, fagioli neri e feta

Tempo di cottura: 10’   Tempo di preparazione: 10’  Vegetariano, basso impatto glicemico

Per una persona – 430 cal

40 g di penne integrali, 100 g di soia edamame surgelata, 50 g di fagioli cotti (preferibilmente neri), 20 g di feta, 1 cipollotto piccolo, 1 limone, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 cucchiaino di rosmarino tritato, olio e. v. d'oliva, sale; rucola o spinacini (facoltativi)

  1. Lessate la pasta al dente in acqua leggermente salata. Poi fatela raffreddare velocemente con acqua fredda.
  2. Versate la soia edamame ancora congelata in un pentolino d’acqua e lessatela per 5 minuti. Alla fine deve essere cotta ma ancora croccante.
  3. Risciacquate, se necessario, i fagioli neri dall’acqua di conserva, e poi tamponateli con carta da cucina.
  4. Mescolate in una ciotola la pasta con la soia, i fagioli, il prezzemolo, il rosmarino, il cipollotto in rondelle finissime, un cucchiaio raso d’olio, una grattugiata di scorza del limone e una spruzzata del succo. Se piacciono, aggiungete una manciata di rucola o di spinacini.
  5. Sistemate l’insalata nel contenitore da asporto e poi sulla superficie cospargete la feta sminuzzata con una forchetta. Al momento del consumo, rimescolate il tutto e spruzzatevi sopra (se vi è possibile) un po’ di limone per ravvivare l’insieme. È buona anche il giorno dopo.

Le 4 caratteristiche della schiscetta perfetta

Veloce. Tra preparazione e cottura calcolate al massimo 30 minuti di tempo: così facendo potrete riuscire a non farlo diventare un ulteriore compito da svolgere.

Trasportabile. Non preparatevi minestroni se poi non avete contenitori adatti per le pietanze brodose. Prima di mettervi a cucinare domandatevi sempre: come lo porto in ufficio?

Leggera. Fate attenzione ai grassi che, rallentando la digestione, rendono meno produttive le ore postprandiali. Calcolate una media di 2-3 cucchiaini di olio extravergine per tutto il pranzo e che un cucchiaio equivale a 2 cucchiaini.

Completa. I pasti misti, ossia quelli che contengono, in porzioni moderate, alimenti a base di carboidrati, di proteine, fibre, vitamine e pochi grassi sono quelli più raccomandabili. Sono completi, saziano a lungo e non si rischia di eccedere. In altre parole: un po' di tutto è meglio di uno solo e tanto. Un sistema molto comodo è quello di preparare dei piatti unici. Ovvero una base di cereali (cereali in chicchi, pasta o pane integrali, patate), da mescolare con ortaggi misti (possibilmente sia crudi che cotti), alimenti proteici (pesce o carne magri, uova, formaggi magri, legumi, tofu, seitan) e poco olio. La frutta la mangerete a parte o come spuntino.

Photo credits: American Heart Association

Vi piace la schiscetta fusion? Tre continenti dentro un’insalata - Ultima modifica: 2021-01-27T17:48:09+01:00 da Barbara Asprea

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