Porri dolci e delicati


Meno rustico rispetto ai cugini aglio e cipolla, il porro è largamente usato in cucina come loro alternativa, da cui si differenzia per il sapore più delicato e perché dona ai piatti un tocco di raffinatezza

5 ricette con il porro: Polpettone di porri e spinaci - Miglio con i porri - Involtini di porri farciti in salsa di limone - Crema di patate e porro - Ciambelline di risotto ai porri con crema di carote e scaglie di mandorle

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Appartenente alla stessa famiglia botanica di cipolla e aglio, il porro è, però, più dolce e delicato. La pianta è composta da foglie, dette guaine, verdi nella parte superiore e bianche nell’inferiore, che è quella commestibile. Diverse sono le varietà che maturano nelle varie stagioni, di modo che il porro si trova praticamente tutto l’anno.
La varietà estiva ha le foglie più tenere e il gusto meno forte, mentre quella invernale ha sapore più deciso e le guaine, soprattutto le esterne, più coriacee e dure.
Proposto il più delle volte nella solita salsa besciamella, il porro, in realtà, si sposa perfettamente con molti altri ingredienti ed è ottimo anche da solo, appena appassito in forno o sulla brace ed esaltato da un filo d’olio extravergine d’oliva.

Buono a sapersi

•    Per pulire i porri occorre tagliare le radici, tutta la parte verde e togliere le guaine esterne che sono più dure e rimangono filamentose anche dopo una cottura prolungata. Più i porri sono grandi, più sono le guaine da eliminare.
•    Una volta puliti, i porri vanno lavati, scolati e infine asciugati, a meno che non debbano essere bolliti.
•    Il porro è fresco quando la parte verde non è ingiallita e quella bianca è compatta e senza tagli o lesioni.

Per chi ama sperimentare gusti nuovi, ecco alcune ricette dai sapori inusuali.





Porri dolci e delicati - Ultima modifica: 2011-07-26T00:00:00+02:00 da Redazione

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