La ricotta è un formaggio? No! Infatti non deriva direttamente dal latte, ma si ricava dal siero di latte che resta dopo aver preparato la cagliata. Il siero viene acidificato e cotto nuovamente (ecco da dove deriva il suo nome). Così facendo, le proteine contenute coagulano formando dei fiocchi. Questi, posti poi a sgocciolare dentro contenitori forati, formano l’ammasso soffice e delizioso che conosciamo.
Digeribile, ottima per il suo supporto di calcio e proteine di alto valore, è meno ricca di calorie e grassi rispetto al formaggio, ed è particolarmente raccomandabile per i bambini e per chi ha problemi di linea. Attenzione però: spesso al siero si aggiungono latte intero o panna, per aumentare la resa e ottenere un gusto più intenso. In questo caso diviene più energetica e meno digeribile. La ricotta originale, di solo siero, ha un gusto più delicato e consistenza leggermente più asciutta.
Più varietà
Di vacca, di pecora e di capra, sono le tre varietà di ricotta più famose, ma esiste anche la la versione di bufala, ottima di gusto ma più calorica, che è da gustare senza aggiunta di condimenti grassi.
Al contrario di quella confezionata, quella fresca artigianale va consumata entro un paio di giorni dalla produzione, pena l’inacidimento. Di lunga conservazione sono le versioni salate e stagionate, con consistenza asciutta e sapore intenso, che possono essere grattugiate.
Da assaggiare: la siciliana ricotta infornata, coperta da una sottile pellicola bruna, decisamente pepata e di consistenza cremosa; la ricotta calabrese, preparata con latte di pecora e cotta al forno; la ricotta romana, di latte ovino dal sapore intenso, protetta dal marchio europeo DOP; la ricotta piemontese, vaccina, ovina o caprina, arricchita con latte o panna, molto cremosa e nutriente.
Vi proponiamo una selezione di ricette originali e gustose...