È assolutamente indispensabile, inutile però assumerne più del dovuto. Ecco qualche ricetta per gustose pietanze che ci rafforzano anche nella mezza stagione
5 ricette ricche di vitamina C: Insalata ricca con kiwi e noci - Cavolini speziati con pompelmo e finocchi al peperoncino - Lasagne di pane carasau con cime di rapa e stracchino - Cavolo saltatao ai semi tostati - Crostata alla crema con arance crude, uvetta e pinoli
Di lei si parla perfino troppo: in capsule, in compresse effervescenti, in spremute casalinghe. Qualunque sia la sua origine, la vitamina C ha fatto il suo ingresso nella mente di tutti e non vi è pù inverno che non sia affrontato senza il suo sostegno. Talvolta però si dimentica che la natura, provvida oltre ogni aspettativa, si è preoccupata di inserirla in alimenti insospettabili e che quindi per assumerla non sempre è necessario ricorrere alla chimica o alle dosi aggiuntive di arance: basta alimentarsi in modo corretto secondo le indicazioni della stagione. Ma partiamo dall’inizio: assumere la vitamina C è proprio indispensabile, perché l’organismo non è in grado di produrla da sé. I suoi compiti sono molti, e non ultimo, ormai accertato, quello di prevenire e combattere le infezioni. È utile quindi anche durante i mesi di passaggio da una stagione all’altra come marzo, per tradizione pazzerello che al primo caldo fa sopraggiungere piogge e freddi improvvisi. Vediamo quindi dove trovare questi sessanta milligrammi, dose giornaliera consigliata. Scopriamo subito che scorpacciate di agrumi e cavoli non sono indispensabili, in un’arancia di grosse dimensioni sono già presenti cinquanta milligrammi di vitamina C; in un piatto di cavoletti di Bruxelles (100 g) ne troviamo ben 85 mg. Per non parlare dell’alto contenuto di vitamina C del prezzemolo, del cavolo cappuccio o del peperoncino. Stiamo ovviamente parlando di verdura fresca, colta se non il giorno stesso, almeno di recente. Con il passar del tempo, infatti, e con l’esposizione alla luce e al calore, il patrimonio di vitamina C diminuisce. Anche la frutta, agrumi a parte, offre il suo contributo ma soprattutto nella stagione estiva. Insomma non c’è che l’imbarazzo della scelta e tutto concorre a farci supporre che, come sempre, un’alimentazione ragionata sia più che sufficiente a fortificare l’organismo.
I nemici della vitamina C
Attenzione però alla cottura: la vitamina C è di quelle che non sopportano il calore, meglio cuocere i cibi per breve tempo. Invece l'indicazione di bere al momento le spremute è superata: se è vero che la vitamina C in sé è molto sensibile all'ossidazione, negli agrumi è accompagnata da tante altre sostanze antiossidanti che la proteggono. Quindi vi alibera alla spremuta conservata in frigo!
Ecco alcune proposte “vitaminiche” per questo passaggio alla primavera.