Chi le ama le ha già scoperte: le pere in cucina sono delle vere protagoniste. Ecco alcune proposte in cui, oltre ai golosi dolci, si abbinano perfettamente a ingredienti salati per dar vita a piacevoli emozioni
Bisogna cogliere l’attimo. Quale? Quello breve, fuggente, che dura pochi giorni, in cui la pera è appena maturata. Cogliere una pera, al momento giusto, è un mestiere da intenditori. Come fare? Basta premere, con delicatezza, la parte superiore del frutto, vicino al picciolo: la pera “giusta” è quella morbida, che cede al tatto, ma solo leggermente. E non dite che è l’ideale solo con il cacio. Provatela nell’insalata, con sedano e noci, oppure cotta nel vino.
Le pere vengono coltivate, in tutto il mondo, in quattro principali varietà: da tavola, da cuocere,da marmellata e da sidro. In Italia, la produzione si concentra nel quadrilatero fra Ferrara, Mantova, Modena e Bologna.
Nel periodo estivo troviamo la spadona, con buccia giallo-verde che sfuma al rosso e polpa burrosa, e la williams, varietà pregiata, di colore giallo-verde, con polpa fine e succosa. Autunnali invece le abate, le kaiser e le decane.
La pera è uno dei frutti più adatti all’alimentazione del bambino, fin dal periodo dello svezzamento, per la sua elevata tollerabilità. Contiene il 10% di zuccheri, pochissime proteine e grassi e ha, quindi, un contenuto calorico ridotto. Molto buona è la presenza di fibra, presente sia in forma insolubile, che aiuta a regolarizzare l’intestino, sia in forma solubile, che aiuta a controllare i livelli di glucosio e di colesterolo. Nella buccia delle pere c’è una presenza di vitamine più elevata rispetto alla polpa. Molto più importante, nella buccia, è la presenza di composti fenolici. Queste sostanze ci difendono da molte malattie e tumori. Quindi, un buon motivo in più per consumare bio.
Consigli per l’uso
Il frutto è molto delicato e risente particolarmente delle manipolazioni non corrette. I frutti sottoposti a traumi manifestano un imbrunimento dell’epidermide e un danneggiamento della polpa. Anche nella conservazione casalinga, è da evitare, per lo stesso motivo, la sovrapposizione dei frutti. In frigorifero si conservono per 3-4 giorni, ma una volta maturi vanno consumati subito.
Ecco alcune sane e ghiotte ricette.