Il gusto vellutato del latte di mandorle


Un prodotto mediterraneo tradizionalmente consumato in Sicilia e in Campania. Fresco, leggero e delicato oggi è disponibile anche come bibita pronta, una potenziale alternativa al latte vaccino. Scopriamo insieme tutte le sue virtù e come prepararlo in casa

Da migliaia di anni le mandorle, insieme ad altri frutti secchi, sono componenti importanti della nostra dieta. Considerate principalmente per il consumo edonistico, non godono di ottima fama a causa del loro elevato apporto calorico, dovuto principalmente al notevole contenuto di grassi. Bisogna però sottolineare che la mandorla fornisce anche buone qualità di vitamine B1, B2, PP e minerali quali fosforo, calcio, magnesio e zinco; ha inoltre molte fibre e pochi carboidrati.
Oggi la mandorla si consuma soprattutto cruda, in aggiunta a insalate, tostata e salata come aperitivo o utilizzata per la produzione di dolci e bevande; tra queste ultime riveste particolare interesse il latte di mandorla, in cui si esaltano le qualità nutrizionali ed organolettiche del seme di partenza, e nello stesso tempo si riduce il quantitativo di grassi, facendone un prodotto adatto a qualsiasi età, dai bambini che possono consumarla a colazione o a merenda, alle persone anziane.
Il consumo di latte di mandorla è diffuso nel meridione italiano, in particolare in Campania e in Sicilia, dove questa pianta occupa aree molto vaste e l’abitudine di consumare granite alla mandorla a colazione o tra i pasti è una vera e propria tradizione.

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Tutte le virtù del seme

Le caratteristiche chimiche e nutrizionali del latte di mandorla sono particolarmente interessanti: innanzitutto i grassi sono quelli tipici degli oli vegetali, ovvero acidi grassi insaturi con un’elevata percentuale di acido oleico; inoltre è ricco di vitamina E e, ovviamente, è privo di colesterolo. Uno dei punti di forza della mandorla sono, però, le proteine. Si tratta, principalmente, delle amandine che sono molto digeribili e simili a quelle presenti nella soia; ad esse si attribuiscono notevoli effetti ipocolesterolemizzanti; il consumo regolare di queste proteine sarebbe, cioè, in grado di diminuire il livello di colesterolo nel sangue. Inoltre le proteine della mandorla hanno un buon contenuto di amminoacidi essenziali, fondamentali per il benessere dell’organismo e utili soprattutto a coloro che non mangiano proteine animali. Nel latte di mandorla troviamo anche numerosi composti fenolici quali quercetina, kampferolo e acido ellagico, che hanno un’azione benefica come antiossidanti naturali nella prevenzione di malattie cardiovascolari e degenerative.
A causa della diffusione di allergie e di intolleranze al latte vaccino e ai derivati, la domanda di prodotti alternativi al latte, ma ugualmente soddisfacenti sotto il profilo nutrizionale e organolettico, sta notevolmente crescendo. Il latte di mandorla costituisce, come fonte di nutrienti, una potenziale alternativa al latte vaccino e, forse, non è un caso che esso sia l’unico prodotto d’origine vegetale cui le normative europee abbiano consentito di mantenere la denominazione di “latte”.

Per farlo in casa

Ecco la ricetta per produrre in casa il latte di mandorle
•    Pelate 100 g di mandorle dolci tenute per 12 ore in acqua, pestatele e ponetele in un pezzo di stoffa di cotone, legatelo e tuffatelo in 250 ml d’acqua immergendolo e spremendolo parecchie volte. Si può dolcificare con miele o succo d’uva.

 

Ecco qualche sfiziosità preparata con il latte di mandorle.


Il gusto vellutato del latte di mandorle - Ultima modifica: 2012-05-14T00:00:00+02:00 da Redazione

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