Possiamo dividere le pesche in tre categorie principali: la pesca comune, caratterizzata da una buccia sottile e vellutata, fornita di sottilissima “peluria” e che può avere polpa bianca o gialla; la pesca noce o nettarina, che è caratterizzata invece da una buccia liscia e una polpa generalmente gialla e più soda; infine una terza categoria non viene commercializzata al dettaglio, in quanto si presta molto a essere trasformata in succhi di frutta e frutta sciroppata: denominata “percoca”, è caratterizzata da una polpa molto consistente che si mantiene tale per lungo tempo e quindi ideale per l’industria conserviera.
Proprietà nutrizionali
Le pesche sono frutti facilmente digeribili. Hanno un elevato contenuto di acqua, e vi si ritrovano diversi minerali tra cui il più abbondante è il potassio; a seguire magnesio, sodio, ferro, calcio e fosforo. Sono ricche di fruttosio e fibre solubili quali la pectina. Sono presenti numerosi acidi organici, tra cui l’acido tartarico, l’acido malico e l’acido citrico. Tra le vitamine troviamo abbondante vitamina C, beta-carotene, vitamine B1 e B2.
Le pesche in cucina
Le pesche danno il meglio, in termini di sapore, quando sono mantenuti a temperatura ambiente, ma si conservano anche in frigorifero a 4 °C per circa una settimana. Oltre a essere consumate al naturale sono largamente utilizzate per preparare dolci estivi come torte o, nel nostro caso, deliziosi dessert al cucchiaio, da portare in tavola per chiudere in modo dolce ma leggero un menu d’estate, eccone 5 per voi…