Mettere in tavola i fiori commestibili è una scelta completa, oltre alle proprietà delle piante a cui appartengono, portano con sé anche tutto il loro colore e profumo. Si possono usare i fiori del giardino, quelli coltivati in terrazza o sul davanzale della finestra, raccolti durante passeggiate in campagna o comprati da rivenditori appositi. Ma assicuratevi sempre della provenienza. Evitate anche di raccogliere quelli che crescono al bordo delle strade, o in vicinanza di orti e campi coltivati. I fiori, così come i funghi, possono anche essere velenosi per cui prima di assaggiarli chiedete consiglio a esperti.
5 step: dal prato al piatto
Raccoglierli
Raccoglieteli preferibilmente nella tarda mattinata. In questo momento della giornata sono tutti aperti e la rugiada è evaporata. Lasciate perdere quelli in boccio o che presentano macchie o arricciamenti.
Prepararli
Separate i petali dal resto del fiore. Stimmi e stami possono far cambiare il sapore ed è possibile, anche se raro, provochino piccole allergie.
Lavarli
Lavate i fiori sotto l'acqua corrente, con un getto non troppo forte. Oppure tuffateli velocemente in un recipiente con una soluzione d'acqua e aceto (2 cucchiai d'aceto di mele per litro d'acqua).
Asciugarli
Sistemate i fiori, ben distanziati, su una carta assorbente da cucina oppure su un telo di cotone. Lasciateli asciugare all'aria.
Cucinarli
Nelle minestre: vanno aggiunti alla fine, a fuoco spento, per non compromettere il loro colore e profumo. Nell'insalata: prima condire l'insalata, poi aggiungere i fiori, perché l'aceto ne fa variare i colori. nella cottura a vapore: raffinata accortezza è quella di aggiungere all'acqua qualche fiore di lavanda, salvia o rosmarino per profumare il vapore e impregnare così anche il cibo disposto nel cestello.
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