Al pari delle erbe aromatiche le spezie giocano un ruolo di primaria importanza nella cucina della salute, portano sostanze preventive preziose e spesso molto potenti che a volte, estratte e concentrate nelle percentuali terapeutiche più adatte, diventano le basi di vere e proprie medicine.
Allo stesso tempo queste sostanze ricche di profumi, colore e consistenze uniche sono il perno di valorizzazione sensoriale che consente di realizzare non solo piatti sani, ma soprattutto molto buoni da gustare e consumare.
E non può esistere una cucina della salute efficace se il buono di quello che viene indicato di consumare e preparare non è curato con le dovute maniere preservando possibilmente anche la facilità di esecuzione.
Ho accolto, quindi, con molta soddisfazione l’invito del professor Pier Luigi Rossi per partecipare domenica 19 febbraio a Bologna a un nuovo format scientifico e divulgativo dedicato a chi vuole realizzare scelte di salute e di piacere a tavola.
“Le spezie tra scienza e gastronomia” sarà un incontro, destinato inizialmente ai soli addetti del settore e aperto ora anche al grande pubblico, in cui affrontare il ruolo di queste sostanze in cucina e in medicina.
Questo perché lo stimolo sensoriale delle spezie porta alla valorizzazione di molte alleanze di sana alimentazione e buona cucina e l’intreccio più interessante e ricco di nuove prospettive è con tutto il mondo vegetale.
La presenza della frutta secca e dei semi oleosi, ad esempio, in combinazione con le spezie crea un terreno molto fertile per trasformare con semplici passaggi un cibo in una ricetta ricca di elementi di gusto, salute e benessere.
Altri semi come quelli dei legumi aggiungono consistenze ancora più interessanti, la loro cremosità naturale è un terreno molto fertile per espandere al massimo le note aromatiche e i profumi di tutte le spezie come anche di tutte le erbe aromatiche presenti in natura.
Le comuni verdure hanno poi un forte legame con gli aromi, senza di essi perdono molto della loro efficacia organolettica nel momento in cui devono essere consumate e degustate a tavola.
Di contro le spezie hanno bisogno di trovare dei trasportatori che sappiano portare le loro intensità oltre la normale soglia dei profumi e solo il cibo proveniente dalla terra riesce ad avere questa capacità in maniera molto naturale.
Serve un ragionamento complessivo e un sapere interpretare correttamente il linguaggio delle spezie che spesso appare difficile e criptico, mentre in realtà ha solo bisogno della chiave di un codice che di per se è strettamente legato con i sensi umani.
L’appagamento complessivo portato dalle spezie è un appagamento di sensi e di sostanza, basta a soddisfare spesso molte delle necessità fisiologiche dell’uomo con un apporto energetico limitato e circoscritto, un vantaggio enorme nel mondo di oggi sovrabbondante di risorse alimentari non realmente necessarie per la salute delle persone.
Ragionando sul cibo, sui contributi aromatici di cui può avvantaggiarsi e su come molti di questi vantaggi arrivino direttamente dall’universo delle spezie vogliamo gettare una luce chiara su quello che può diventare un percorso di saggezza alimentare estremamente promettente.
Per chi è di Bologna o ha voglia di fare una trasferta di conoscenza l’invito è aperto e sarà un piacere poter vivere un confronto diretto, collegandosi la sito che vedete nell’immagine troverete i riferimenti utili!!!