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L’ipertensione può condizionare molto il decorso da Covid-19, questa diffusa patologia silenziosa risulta infatti quella che percentualmente registra la più alta incidenza tra i fattori predisponenti l’aggravamento dei sintomi. Una patologia collegata in maniera certa con la dose di sale consumata quotidianamente e per questo contrastabile in maniera efficace con una cucina senza sale fatta di gusto e tanta soddisfazione organolettica.

I segnali che determinate patologie possono influenzare pesantemente le conseguenza del Covid-19 sull’organismo sono molteplici e tutti attentamente verificati.

Molte di queste patologie sono fortemente legate all’alimentazione e alla cucina, errare nel scegliere i cibi giusti e cucinarli o comunque prepararli senza fare attenzione alle componenti nutrizionali porta a un’alterazione delle normali funzioni organiche.

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Pensiamo ad esempio al diabete e al ruolo molto incisivo della glicemia alta in generale così come al colesterolo, ai problemi reumatici o ai devastanti tumori.

Analizzando la tabella riassuntiva dell’istituto superiore di sanità contestualizzata ai dati disponibile fino al 20 marzo 2020 colpisce molto come tra i fattori predisponenti il decorso del Covid-19 quello che registra la più alta percentuale è l’ipertensione, una patologia spesso silenziosa e per questo ancora più pericolosa.

La prevenzione dell’ipertensione diventa allora estremamente importante per tutti a prescindere da età e condizione personale e spesso basta solo cambiare abitudini a tavola e stile di vita complessivo.

Il più potente mezzo che abbiamo a livello di alimentazione per prevenire in maniera efficace la pressione alta, infatti, è la riduzione drastica della percentuale di sale consumato a tavola.

La porzione standard giornaliera di sodio viene normalmente raggiunta attraverso un’alimentazione varia e salutare senza alcun problema, per cui virtualmente del sale non ci sarebbe alcuna necessità fisiologica, se non fosse che l’uso del sale porta con se un’immensa potenza di esaltazione sensoriale e conservativa.

Viviamo di fatto in uno stato di esaltazione della sapidità naturale del cibo raramente necessaria dal punto di vista del nostro organismo e che in apparenza sembra non possibile riportare a un livello accettabile malgrado i danni dell’eccesso di sodio sono concretamente rilevanti come vediamo nel caso della pressione alta.

Ma lo spropositato uso del sale è diretto responsabile anche di alcuni tipi di tumori come quello allo stomaco e della perdite di calcio nelle ossa che favorisce l’insorgenza dell’osteoporosi, giusto per limitarsi a citare due delle altre problematiche più frequenti.

E non solo questo, come riporta la mia bravissima collega Barbara Asprea in questo suo articolo “salare troppo non fa male solo alla pressione sanguigna ma anche al sistema immunitario” e questo ci riporta di nuovo al Covid-19 che arreca tanti più danni quanto il sistema immunitario è debole e deficitario.

Può tornare molto utile allora consultare una guida autorevole e importante che ci possa direzionare verso una cucina di gusto, gioia e bontà pur facendo a meno quasi del tutto del sale raccontandoci tutte le numerose possibilità che abbiamo per esaltare ugualmente i nostri piatti e le nostre ricette quotidiane.

Un tema di cui mi sono occupato attivamente da quando più di 10 anni fa ho scritto un libro sull’ipertensione e che ho continuato ad approfondire in maniera sistematica fino a concentrare tutti i miei risultati in cucina nel recente libro “Senza Sale”.

Un testo ricchissimo di contenuti utili, tante buone e invitanti golosità, belle fotografie e preziosi consigli per stare bene in salute pur deliziandoci in cucina e di cui svelerò gradualmente qui sul blog alcune chicche esclusive!

Eccesso di sale, ipertensione e Covid-19 - Ultima modifica: 2020-04-16T18:37:34+02:00 da Giuseppe Capano

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