Fantastica frutta
Tre ottime ragioni in più per gustarsi una pera, buccia compresa

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Che siano buonissime lo sappiamo già. Ma anche le virtù nutrizionali di questi dolcissimi frutti sono tante, specie se consumati con le loro colorate bucce, ricche di fibre e antiossidanti. Ve ne consigliamo almeno tre e che riguardano la salute del microbiota, il controllo della glicemia e l’effetto sul peso

Quando mangiate una pera, mica butterete la buccia, vero? Perché un po’ come succede con le mele (vedi questo mio post a proposito) nella buccia di questi frutti si concentrano più sostanze utili per la salute. Oltre alle tante fibre (di cui si parla più avanti), nella buccia si trovano sostanze salutari come gli antiossidanti o l’acido ursolico, dalle proprietà antinfiammatorie e protettive. E poi anche il colore determina la presenza degli antiossidanti. Quelle rosse contengono per lo più flavonoidi e antociani, responsabili delle bellissime tinte che dal rosso vanno fino al viola. Innumerevoli le proprietà considerate benefiche di quei gruppi di antiossidanti (effetto anti-age, protezione sistema cardiocircolatorio, aiuto difese immunitarie…).

Se invece la buccia è verde, a prevalere sono i carotenoidi, come la luteina e zeaxantina, due composti noti per la loro azione protettiva sulla vista e sulla salute dell’occhio. Detto ciò, ecco tre ragioni più che valide per mangiare le pere (buccia compresa, ovviamente).

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  1. Benefiche per il microbiota (e la funzionalità intestinale)

Una pera da 150 grammi apporta circa 6 grammi di fibre, un quinto del fabbisogno giornaliero consigliato di fibre per gli adulti, che è di 30 grammi. Da sottolineare che circa un terzo delle fibre sono di tipo solubile e i restanti due terzi di tipo insolubile, formando così un mix prezioso per il benessere intestinale. Tra le solubili va ricordata la pectina (nota per il suo effetto gelificante) che è un ottimo prebiotico, cioè nutre i batteri intestinali “buoni” contribuendo a una composizione ottimale del microbiota. Passando alle fibre insolubili, come quelle tipiche dei cereali integrali, grazie alla loro capacità di assorbire acqua sono più che conosciute per la loro azione favorente il transito intestinale. Transito ulteriormente favorito dalla ricchezza d’acqua di questi frutti (quasi il 90 per cento). Non è un caso che le pere vengano considerate dei frutti dall’azione lassativa, anche grazie al loro tenore di fruttosio.

Infine, va ricordato che la benefica miscela di fibre e zuccheri può risultare sconsigliabile per quelle persone che devono seguire una dieta a basso tenore di Fodmap (sigla che comprende alcuni zuccheri e polioli fermentabili) come trattamento di diversi disturbi intestinali, specie durante la fase acuta.

  1. Amiche della glicemia

Ormai da anni la frutta è stata più che sdoganata per chi ha problemi di glicemia alta, se non di diabete. Anzi, il consumo regolare di almeno 2 porzioni di frutta al giorno è risultato protettivo (vedi questo mio post a proposito).

Un importante studio di qualche anno fa eseguito su oltre 200mila persone, aveva riscontrato una diminuzione del rischio di ammalarsi di diabete grazie al consumo di almeno cinque porzioni settimanali di frutta ricca di antociani come le pere a buccia rossa (ecco una ragione in più per mangiare la buccia!).

Inoltre, la presenza delle fibre aiuta a modulare l’assorbimento degli zuccheri presenti nelle pere (e non solo), rendendo più facile la gestione della glicemia sanguigna.  Non è un caso che nonostante siano zuccherine l’indice glicemico delle pere sia basso.

 

  1. Favoriscono il dimagramento

Tante fibre, tanta acqua, zero grassi e poche calorie (circa 70 per una porzione da 150 g): già da questa combinazione si può capire perché questi frutti possano aiutare a restare in linea. L’unione di fibre ed acqua le rende particolarmente sazianti facendone uno spuntino ideale e appagante. Inoltre, il loro dolcissimo sapore le rende un dessert naturale ma decisamente molto più leggero delle alternative di pasticceria. E una volta cotte (buccia compresa) con delle spezie e una spolverata di cacao risultano davvero irresistibili!

Comunque, anche alcune ricerche scientifiche hanno confermato le virtù dimagranti delle pere. Ad esempio, un lavoro del 2019 dedicato ai possibili effetti positivi delle pere sulla salute cardiocircolatoria, gli adulti (tutti sovrappeso con sindrome metabolica) che mangiavano 2 pere al giorno, alla fine della sperimentazione avevano visto una riduzione del loro punto vita di quasi 3 centimetri. Tanto che, secondo gli autori, i risultati del loro studio suggerivano che “il consumo giornaliero di pere fresche fosse in grado di promuovere modesti miglioramenti della salute cardio-metabolica”. Non male, vero?

Tre ottime ragioni in più per gustarsi una pera, buccia compresa - Ultima modifica: 2021-11-05T10:31:10+01:00 da Barbara Asprea

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