Molti cibi che consumiamo abitualmente – dalla fetta di pane della colazione al calice di vino a cena – sebbene appartengano a gruppi diversi hanno una caratteristica comune: contengono lieviti. In effetti, senza l’azione di questi preziosi microorganismi non riusciremmo a ottenere gli alimenti per i quali è necessaria la fermentazione e la lievitazione. In più, ricordiamo che molti prodotti di oggi subiscono lievitazioni spinte con risultati (pensiamo al pane!) inferiori rispetto a quelli ottenuti con le lente lievitazioni naturali. Di conseguenza, le persone più sensibili possono dare sintomi di sovraccarico da lievito manifestando i tipici disturbi gastrointestinali come gonfiori o cattiva digestione (ma non solo, la lista è lunga e va dall’orticaria alla stanchezza). Inoltre, i lieviti favorirebbero le recidive di un fungo che noi donne conosciamo bene: la candida.
In questi casi si può provare ad evitare - o quanto meno ridurre - per un breve periodo l’assunzione di alimenti contenenti lieviti. Già pochi giorni possono essere sufficienti per avvertire un miglioramento e sentirsi meno gonfi. In seguito, sarà sufficiente eliminarli per uno-due giorni alla settimana per non superare la soglia di tolleranza, evitando così di far riesplodere la sintomatologia.
Lieviti: dove li troviamo?
Prodotti da forno
Rientrano in questa categoria tutti gli alimenti a base di farine - salati e dolci -che hanno subito una lievitazione (sia naturale che chimica). Per fare qualche esempio, tra i primi troviamo pane, crackers, grissini mentre tra i secondi biscotti, torte, fette biscottate. Tuttavia, ricordiamo che i cibi contenenti farina cotti in forno, anche senza l’aggiunta di lievito subiscono comunque una leggera lievitazione, quindi attenzione.
Formaggi e yogurt
Sia quelli freschi che gli stagionati subiscono l’azione dei lieviti. Il kefir è un latte fermentato e quindi non va bene.
Proteine vegetali
Il tofu subisce una sorta di fermentazione; il seitan è a rischio in quanto preparato con la fermentata salsa di soia.
Bevande e condimenti
Ovviamente il vino e la birra ma anche tutti gli alcolici sono frutto di fermentazione. Attenzione anche al tè nero che è fermentato. Evitate anche l’aceto e i prodotti alimentari che lo contengono. Idem per le salse di soia (tamari, miso, tempeh). Anche i dadi da brodo hanno spesso lieviti tra gli ingredienti. Per completezza, ricordate che anche il miele è una fonte di lieviti. A proposito, se soffrite di episodi ricorrenti di candida, vi consigliamo di evitare anche il normale zucchero e i dolci che sembrano aiutare lo svliuppo di questo fungo.
Verdura
Naturalmente i funghi, sia secchi che freschi, sono dei miceti come i lieviti.
Anche le verdure lattofermentate andrebbero evitate: i crauti sono i più conosciuti, ma potete trovare anche cetrioli o barbabietole preparati in questo modo.