Una bella notizia che ancora una volta conferma le proprietà salutari delle noci sull’apparato cardiovascolare. Questa volta il focus dei ricercatori è stato quello di mettere a confronto gli effetti del consumo delle noci al naturale con il consumo solo di alcune sostanze delle noci ritenute terapeutiche.
Per lo studio, appena pubblicato sul Journal of American Heart Association, sono stati reclutati 45 partecipanti con sovrappeso o obesità di età compresa tra i 30 e i 65 anni. Prima della sperimentazione, tutti sono stati sottoposti a una dieta di preparazione per due settimane che prevedeva la stessa quantità di percentuale di grassi, in modo che arrivassero nella stessa situazione iniziale.
Quindi i partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a tre diete diverse - ma tutte controllate per l’apporto di grassi saturi - da seguire per sei settimane, con qualche intervallo: una prevedeva il consumo di noci intere; una includeva l’integrazioni di sostanze salutari contenute nelle noci, ossia l’acido alfa-linolenico (ALA) e altri acidi grassi polinsaturi; una che sostituiva l’ALA delle noci con la stessa dose di acido oleico (il noto grasso benefico dell’olio di oliva).
Di seguito i ricercatori hanno valutato in tutti i partecipanti i diversi fattori di rischio cardiovascolare come la pressione, il colesterolo o la rigidità delle arterie.
I risultati in breve
I ricercatori hanno scoperto che, sebbene tutte e le tre diete siano risultate benefiche sulla condizione dell’apparato cardiovascolare, quella che prevedeva le noci intere ha fornito i maggiori benefici, specie alla pressione arteriosa diastolica (la cosiddetta minima).
"Quando i partecipanti mangiavano le noci intere, godevano di benefici maggiori rispetto a quando consumavano una dieta con un profilo simile di acidi grassi ma senza le noci", ha affermato Penny Kris-Etherton, tra gli autori dello studio. "Quindi è evidente che oltre alle sostanze benefiche già note come l’ALA e gli altri acidi grassi, c’è qualcosa in più che fa bene, forse dei composti bioattivi, forse le fibre o forse qualcos'altro ancora da scoprire".
E aspettando che i ricercatori scoprano l’x factor delle noci, noi continuiamo a sgranocchiarcele con molta soddisfazione…
