Le fragole arrivano davvero al momento giusto. Ora che le arance o i kiwi stanno finendo il loro periodo, sono proprio questi piccoli frutti a diventare una delle migliori fonti quotidiane di vitamina C. Ma non solo. Le fragole hanno una tale ricchezza nutrizionale che ne rende consigliabile un consumo frequente. E che viene confermato dalla ricerca scientifica. Negli anni scorsi si è parlato molto dell’efficacia delle fragole e dei frutti di bosco per migliorare le capacità cognitive e contrastare l’invecchiamento del cervello. Probabilmente a causa del loro alto contenuto di antiossidanti della famiglia dei polifenoli. Ma per fortuna, gli alimenti che fanno bene “alla testa” in genere sono salutari anche per la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio.
In effetti le fragole potrebbero avere un effetto preventivo contro le malattie cardiache, proprio grazie al loro alto contenuto di polifenoli. Una vasta analisi del 2019 ha affermato che le antocianine e i flavonoidi (dei tipi di polifenoli) contenuti nelle fragole sarebbero collegate a un minor rischio di avere un infarto e di esercitare un ruolo benefico nel controllo della pressione alta e dell’aterosclerosi. A questo proposito, va ricordato anche il buon contenuto di potassio delle fragole, un minerale che, come è noto, agisce in modo contrario del sodio e ha un effetto antipertensivo e – di conseguenza – protettivo per l’apparato cardiovascolare. E infine, va ricordato che la fragola, nonostante il suo sapore dolce, possiede un indice glicemico contenuto e un carico glicemico basso, tanto da venire consigliata nella dieta di chi ha problemi di glicemia alta o a basso impatto glicemico. E siccome la glicemia alta va spesso a braccetto con la salute di cuore e arterie, ecco un'altra indicazione per mettere a spesso a tavola questi frutti.
Insomma, al naturale, frullata, gelata e trasformata in sorbetto, come spuntino oppure dessert, vale proprio la pena di approfittare di questo unico frutto finché c'è!
