Sebbene la reazione sia molto variabile e di diversa importanza, chi ha la cosiddetta Sindrome da allergia sistemica al nichel deve inparare a destreggiarsi eliminando moltissimi alimenti salutari - dai legumi alla farina integrale - nei quali è presente questo metallo. Ma non solo, anche tutti i cibi in lattina o che sono stati a contatto con utensili nichelati sono a rischio. Per aiutare gli allergici - e in particolare i vegetariani e i vegan - la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) ha preparato un dossier: "Nichel e alimentazione vegana" che include una dettagliata tabella di cibi vegetali e relativo contenuto di nichel, con menu tutti vegetali di esempio e lo stato dell'arte sulle conoscenze più recenti di questa forma di allergia.
E per darvi un'idea, ecco un estratto dal dossier "Nichel e alimentazione vegana", con consigli validi per tutti, onnivori compresi.
Chi presenta la sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) può trarre comunque beneficio dall’adozione delle seguenti abitudini:
- Evitare i cibi considerati ad alto contenuto di nichel: arachidi, fagioli, lenticchie, piselli, soia, avena, cacao (e cioccolato), noci e nocciole, farina integrale.
- Evitare gli integratori vitaminici contenenti nichel
- Evitare il cibo in scatola
- Preferire riso, frumento raffinato, patate, cavoli e cetrioli
- Tra i frutti banane, mele e agrumi
- Tè e caffè possono essere consumati, con moderazione
- Evitare utensili nichelati per cucinare o servire le pietanze
- Evitare di bere o di utilizzare per cucinare la prima acqua che esce dal rubinetto la mattina
- Evitare Il fumo di sigaretta, ogni sigaretta contiene 1-3 microgrammi di nichel
- Consumare cibi ricchi di vitamina C, contrastano l’assorbimento del nichel
- Consumare cibi ricchi di ferro ed evitare di incorrere in anemia da carenza di ferro, situazione nella quale il corpo tende a trattenere maggiormente il nichel