Novità dalla ricerca
Cioccolato e donne: un amore ricambiato

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Da sempre al top delle preferenze femminili, oltre a donare felicità il cioccolato può diventare anche un amico della salute delle donne. Ecco cosa ha scoperto in merito una recente analisi che ha studiato le abitudini alimentari di oltre 85mila signore

La prossima volta che in gelateria ordineremo l’irrinunciabile coppetta al cioccolato fondente, grazie ai risultati di questo nuovo studio da poco pubblicato sul Journal Of The Academy Of Nutrition And Dietetics, lo faremo con più soddisfazione (e avremo anche una scusa in più per concedercelo…). Perché ora sappiamo che il cioccolato, anche se non ci salva la vita, comunque un po’ ce la può allungare in quanto è uno degli alimenti che riduce il rischio di andare incontro a diverse patologie.

In effetti, come ricordano gli autori del lavoro, provenienti prevalentemente da varie università statunitensi, il cioccolato contiene sia componenti potenzialmente dannosi (come l’acido stearico e gli zuccheri aggiunti) che notoriamente benefici e protettivi come i fenoli e i flavonoidi. Di conseguenza i suoi effetti sulla salute a lungo termine non sono ancora ben noti. E non è un caso che negli ultimi anni la ricerca scientifica si sia concentrata parecchio su questo alimento tanto amato e popolare, producendo talvolta effetti discordanti.

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Una popolazione 100% femminile

Questa premessa era necessaria per comprendere meglio il contesto della nuova ricerca, nella quale gli obiettivi erano approfondire il legame tra il consumo di cioccolato e il rischio di mortalità per determinate patologie. E uno degli aspetti più interessanti è che per scoprirlo è stata analizzata una montagna di dati provenienti da un importante studio di coorte americano. Ossia il Women's Health Initiative che, attraverso il monitoraggio negli anni di migliaia di partecipanti, anche grazie anche all’uso di questionari, aveva lo scopo di individuare strategie a lungo termine per prevenire le malattie cardiache, il cancro del colon-retto e della mammella, nonché le fratture dovute all’osteoporosi tra le donne dai 50 anni in. Va detto che circa le 85mila donne coinvolte, all’inizio dello studio erano tutte libere da malattie cardiovascolari e tumori.

Tornando ai questionari, a seconda della frequenza di assunzione di una porzione di circa 30 grammi di cioccolato negli ultimi tre mesi, sono state stabilite cinque categorie nelle quali dividere le partecipanti. Queste erano: nessuna assunzione; meno di una porzione a settimana; da una a tre porzioni a settimana; da quattro a sei porzioni a settimana; una porzione al giorno.

I risultati principali

In linea generale, le partecipanti che mangiavano cioccolato avevano un minor rischio di mortalità per tutte le cause rispetto a quelle che non ne consumavano. Il rischio risultava ancora più basso per chi consumava il cioccolato regolarmente, anche una porzione al giorno.  All'inizio dello studio è stata trovata una correlazione tra una maggiore assunzione di cioccolato nelle donne e una minore probabilità di avere diabete e colesterolo alto. Tuttavia, queste donne avevano anche maggiori probabilità di avere un indice di massa corporea più elevato. In effetti le forti consumatrici di cioccolato, ma anche di bevande nervine come tè e caffè, tendevano a mangiare più del necessario e a muoversi poco. Con le inevitabili conseguenze sul peso (e poi sulla salute).

Riguardo alle malattie cardiovascolari, il rischio più basso è stato associato alla classe che prevedeva da una a tre porzioni alla settimana, mentre il consumo di meno una porzione a settimana, ha avuto un leggero impatto sulla mortalità. Le donne che consumavano una porzione al giorno presentavano un rischio simile a quelle che non consumavano affatto cioccolato, come se mangiarne troppo annullasse se gli effetti positivi. Infine non è stata trovata alcuna associazione tra consumo di cioccolato e mortalità per ictus.

Arrivando al rischi di tumore ai polmoni, le donne che mangiavano cioccolato sono risultate con un rischio inferiore di mortalità per questo tipo di cancro rispetto alle “non mangiatrici”. E il rischio più basso osservato è stato nella classe 4-6 porzioni a settimana. Il consumo di cioccolato è stato anche associato a un ridotto rischio di mortalità per demenza, escludendo il morbo di Alzheimer.

Tre è il numero perfetto?

Insomma, come ricordano gli autori nelle loro conclusioni, un'assunzione moderata di cioccolato di tre porzioni alla settimana è risultata particolarmente vantaggiosa. E che, come già detto, un’assunzione moderata è stata correlata a una leggera riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause, malattie cardiovascolari e demenza comprese.

Cioccolato e donne: un amore ricambiato - Ultima modifica: 2023-06-23T11:32:53+02:00 da Barbara Asprea

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