Un concentrato di dolcezza


Il cachi arriva dal lontano oriente, ha una polpa dolcissima, ricca di caroteni, vitamina C e minerali, sostanze importanti per affrontare meglio i rigori dell’inverno. Ecco alcune proposte golose per portare in tavola questo dorato frutto d’autunno

5 ricette con i cachi: Budino di pere all'anice stellato e salsa di cachi - Cappuccino di cachi alle pere - Castagnaccio con ricotta e crema di cachi - Dessert di cachi con melagrana all'anice e fondente - Sfogliatine di cachi e nocciole

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Il Diospyros kaki è un albero originario della Cina e del Giappone, dove viene utilizzato anche a scopo ornamentale, ora estesamente coltivato anche in Italia. Il suo frutto (a voler essere precisi si dice il cachi, non il caco) matura a metà autunno, quando ormai tutte le foglie sono cadute dall’albero, e segna l’ultima raccolta nei frutteti, insieme al kiwi, prima del riposo invernale. Può raggiungere le dimensioni di un’arancia ed è ricoperto da una buccia sottile, lucente, di colore arancio, rosso o chiazzato, a seconda delle varietà. Alcuni possono essere già commestibili al momento della raccolta , mentre altri richiedono un periodo di maturazione della polpa prima del consumo: durante il processo di maturazione, infatti, aumenta la quantità di zuccheri presenti e si riduce quella di tannini. Queste sostanze, presenti anche nel tè, hanno un effetto astringente, o meglio allappante (“legano” il palato).
La polpa è consistente ma, una volta giunta a maturazione, diviene molle e acquista un sapore zuccherino molto gradevole. Proprio il buon contenuto di zuccheri fa del cachi un alimento energetico. Dal punto di vista nutrizionale, però, l’aspetto più importante da considerare è la ricchezza di vitamine A e C: due soli frutti di medie dimensioni garantiscono il fabbisogno giornaliero di queste due vitamine, preziose alleate nel periodo invernale. È consigliato come alimento energetico e nei casi di astenia e stitichezza: per quest’ultimo problema, però, va mangiato ben maturo, altrimenti può avere effetti astringenti.

Acquisto

•    Accertatevi che siano integri e sodi, seppure cedevoli al tatto. Se acquistate frutti acerbi, poneteli su un vassoio di cartone distanziati tra loro e conservateli in un luogo asciutto e al buio, fino a completa maturazione.
•    I frutti maturi, vanno invece conservati nella parte meno fredda del frigorifero, non oltre i tre giorni, altrimenti si innestano delle fermentazioni che ne alterano il sapore e il valore nutrizionale.

Lasciamoci trasportare dalla delicatezza di questi dessert.





Un concentrato di dolcezza - Ultima modifica: 2012-11-05T00:00:00+01:00 da Redazione

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