Se il riso bianco è il classico di tutti i giorni, il riso integrale è l’alleato nutriente che negli ultimi anni ha conquistato la cucina italiana. Ricco di vitamine, minerali e fibre, il suo gusto unico e la consistenza più corposa lo rendono ideale per chi ama mangiare sano senza rinunciare al sapore. E non parliamo solo del classico marrone: esistono varietà colorate e ricche di antiossidanti, come il riso rosso e quello nero, dal sapore intenso e dall’aspetto scenografico. Perfetti per dare un tocco speciale a ogni piatto!
Le varietà più diffuse
Il classico marrone
Ogni riso bianco ha la sua versione integrale: baldo, arborio, carnaroli… La scelta è soggettiva, ma vale la pena sperimentare. La cottura cambia da varietà a varietà: il baldo tende ad aprirsi, meglio usarlo per secondi o contorni, mentre ribe e chicchi lunghi reggono bene anche risotti e insalate.
Il nero dall’Oriente
Il riso nero deriva da una selezione antica cinese, chiamata Riso dell’Imperatore. Profumatissimo e scenografico, è perfetto cotto ad assorbimento o trasformato in farina per impasti e dolci particolari.
Il rosso aromatico
Dal riso rosso della Camargue alle varietà Thai, il riso rosso ha chicchi medio-lunghi, aromatici e colorati, ideali per piatti caldi o freddi.
Il basmati integrale
Meno diffuso ma molto consigliato: mantiene il profumo dolce del basmati bianco ed è più ricco di nutrienti. I tempi di cottura sono più lunghi, ma il risultato vale ogni minuto.
Cottura perfetta
Per esaltare sapore e nutrienti, meglio cuocere il riso integrale per assorbimento:
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Rapporto chicchi/acqua circa 1:3 (o 1:4 per consistenze più morbide).
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Aromatizzate con erbe e spezie: alloro, curcuma o zafferano.
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Non salare subito: meglio alla fine per non indurire i chicchi.
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Coprire la pentola parzialmente per lasciare uscire il vapore.
Il riso integrale è versatile, nutriente e… divertente da cucinare! Ecco 6 ricette dal successo assicurato.




