Retato o cantalupo, il melone è protagonista della tavola estiva per la sua capacità dissetante e saziante insieme, che lo rende uno spuntino perfetto dopo il mare o un antipasto a bassissime calorie prima di una cena proteica.
La polpa gialla fornisce betacaroteni e luteina, preziosi per la pelle e per la vista; acqua e potassio aiutano a reintegrare le perdite idriche dopo l'esposizione al sole o l'attività fisica: fibre morbide sollecitano dolcemente le funzioni intestinali.
Per alcuni non è di facile digestione, a causa del suo aroma, ma anche perché è molto ricco d'acqua e può dare una sensazione di gonfiore. Meglio consumarlo a temperatura ambiente, masticandolo bene.
Come sceglierlo
Sono 4 i segni da controllare per conoscere la maturità del melone.
• È senza gambo, ma al suo posto c’è una piccola conca liscia, priva di muffa.
• La superficie della buccia deve avere venature o rete spessa e grossa, simile al sughero.
• Sotto la rete di venature la buccia deve essere di colore giallo intenso.
• Deve emanare un profumo fragrante.
Un’eccessiva maturazione si riconosce dall’ingiallimento pronunciato della buccia, dalla presenza di muffa e da una polpa molle, acquosa e insipida. Se vi sono piccole ammaccature, non importa; quelle grosse vanno tagliate e scartate.
Lasciato diversi giorni a temperatura ambiente, il melone avrà una polpa più morbida e più succosa. Una volta raggiunto il massimo di maturazione, si conserva in frigorifero. Se è tagliato a fette, va tenuto sempre in frigorifero, ma coperto: non solo per conservarne il contenuto nutritivo, ma anche per evitare che il gas etilene che emette non influisca sul gusto e sulla consistenza di altri frutti e ortaggi.
Adesso portiamo in tavola con queste 5 ricette semplici sia dolci che salate.