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Conosciamo meglio questa pianta erbacea oggi molto di moda e diffusa assimilata per praticità alla categoria dei comuni cereali pur non facendone parte in realtà. Pregi, virtù, caratteristiche e tre ottime ricette!

Anni fa avevo già pubblicato un intervento sulla quinoa che allora rappresentava una novità nel mondo dei cereali in chicchi anche se lei cereale non lo è in realtà.

Si tratta, infatti, di una pianta erbacea che ha origine nella regione andina dove cresce intorno ai 4000 metri rappresentando una fonte alimentare primaria per le popolazioni locali.

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Forma, consistenza e preparazione in cucina la assimilano per praticità alla categoria dei comuni cereali, l’assonanza però è dovuta anche alle sue componenti nutrizionali che sono molto simili a grano, farro, riso, ecc se non a volte un poco superiori.

Porta con se ad esempio tutti i 9 aminoacidi essenziali necessari al buon funzionamento dell'organismo, un rapporto ottimale tra tra carboidrati e proteine con un contenuto di questo importante nutriente superiore a frumento e riso, in più è naturalmente senza glutine!

La sua diffusione è planetaria e potremmo dire anche molto di moda, una sorta di sovraesposizione che purtroppo ha procurato problemi importanti nei territori di origine iper sfruttati per soddisfare le continue richieste.

Oggi per equilibrare meglio la situazione si sta cercando di coltivarla in aree geografiche diverse compresa l’Italia dove vengono portate avanti coltivazioni sperimentali estese.

La quinoa si può trovare in commercio sia lavorata in farina che nella tipologia più classica a chicco con tre varietà principali distinte essenzialmente dal colore dei minuscoli semi: rossi, bianco-gialli e neri usabili singolarmente come anche mischiati insieme per un vivace colore del piatto da realizzare.

Nella sua versione in chicchi è per prassi usata spesso per ricette salate, ma ha un'ottima assonanza anche per piccole preparazioni dolci da usare per prime colazioni o merende equilibrate, a questo proposito trovate una bella proposta in questo goloso dessert.

È importante ricordare che prima di essere cotta la quinoa va sciacquata abbondantemente per eliminare principalmente le saponine amare presenti sulla superficie esterna dei chicchi.

In genere la cottura standard si effettua unendo un volume d’acqua (ancora meglio se buon brodo vegetale fatto da se) di circa 2/2,2 volte quello dei chicchi per un tempo indicativo di 12-15 minuti in base al volume e quantità da preparare.

Se non avete avuto mai occasione di provarla vi consiglio di iniziare con questa “Quinoa allo zafferano con cavolo romanesco” o visto che ormai siamo in tempo di asparagi con questa “Ciambella di quinoa al pesto con salsa di asparagi bianchi al limone”!!!

Quinoa, conosciamola e cuciniamola al meglio! - Ultima modifica: 2020-03-18T16:07:38+01:00 da Giuseppe Capano

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