Visitando oggi uno dei tanti e ben tenuti castelli presenti sul territorio trentino potete benissimo immaginare quale è stato l’ambiente nel quale mi sono soffermato più a lungo facendo quante più foto possibili malgrado non avessi la mia fidata reflex ma semplicemente il telefono.
Per altro in queste fredde giornate di inverno il bel castello era praticamente deserto e tutto per noi, un privilegio e una fortuna che abbiamo apprezzato molto anche se faceva un po’ impressione vedere che c’erano più custodi nella varie stanze che visitatori!!!
In ogni caso un evento raro, parlando proprio con i custodi ci hanno rivelato che da pasqua in poi è più che super affollato, anche perché non fa così freddo e vi giuro in quelle stanze del castello con mura spesse e possenti faceva più freddo che fuori all’aria aperta!
C’è da chiedersi come facevano in inverno a viverci, perché si ci sono camini e stufe ad olle ma ce ne vuole per scaldare stanze alte e grandi come quelle.
Sicuramente però un ambiente dove il freddo poteva essere relativo era la cucina e li naturalmente mi sono fermato a lungo.
Affascinato dal contesto e allo stesso tempo preso ad immaginare i miei predecessori al lavoro tra fuoco diretto senza la benché minima norma di sicurezza.
Con pentolame rozzo e relativamente igienico, strumenti precari, appoggi a volte inesistenti e come è ovvio nessuno dei tanti macchinari che oggi ci circondano in cucina e ci facilitano enormemente il lavoro.
Forse l’unico vero vantaggio rispetto a oggi era che in un epoca di spade e fabbri i coltelli di cucina dovevano essere sempre estremamente affilati.
Mentre in una cucina professionale odierna, ogni cuoco mestierante lo sa bene, spesso trovare coltelli ben affilati è pura utopia alla faccia della moderna tecnologia!!!
Voi direte ma quanto vuoi che sia importante un coltello affilato quando sei pieno di macchine che da un punto di vista meccanico fanno tutto o quasi loro?
È importante fidatevi perché non è che in realtà il lavoro in cucina di oggi è poi molto diverso di quello fatto secoli fa da un punto di vista della manualità.
Alcuni passaggi e dettagli sono rimasti identici, alcune cose si possono fare solo con abilità, esperienza, bravura e un buon coltello affilato.
Sono cose, almeno per ora, che nessun macchina può replicare per il semplice motivo che sono frutto di due componenti complementari: l’abilità tattile e mentale della mano e l’efficienza di una lama nata per il solo scopo di tagliare e per questo con in dote il massimo della super specializzazione tecnica!!!
Ma di questa medievale cucina che ho così tanto fotografato avrò modo di parlare ancora con altre riflessioni interessanti!