Giusto una settimana fa vi raccontavo delle poesia racchiusa negli alimenti che mangiamo, quel nucleo intimo di bellezza che appare spesso celato perché la sua vista, il suo farsi vedere, richiede la fatica di non fermarsi davanti all'indifferenza di considerare il cibo solo cibo.
Ne parlavo in questo post e se avete voglia potete rileggervi le mie brevi considerazioni in merito, sarebbe interessante sentire cosa ne pensate voi che fin qui siete arrivati a leggermi concedendomi l'onore del vostro tempo.
Ritorno oggi su quanto scritto in precedenza per collegarmi a quei bellissimi fiori gialli spuntati da un gambo di cima di rapa andato oltre la sua forma perfetta di commestibilità.
Un evento casuale che causale non è stato perché arrivare così a scoprire un altro angolo affascinante di un alimento ha probabilmente del predestinato.
Sapere che un umile erba verde dall'eccellente sapore nasconde nel suo embrione fiori così delicati e suggestivi porta a amplificare oltre misura la magia, già potentissima a mio parere, della cucina fatta con sentimento, coscienza, consapevolezza e amore.
E i fiori, poi lasciati sviluppare al massimo mettendo il gambo in un bel vaso colmo d'acqua come fosse un mazzo di sontuosi boccioli da fiorista, sono arrivati ad accompagnare un semplice piatto costruito su vecchie (ma ancora ottime) cime di rapa lessate in fretta per non sprecarle.
In un certo senso questo semplice piatto mi affascina molto perché mette insieme due alimenti, le cime di rapa appunto e i ceci, che della terra di Puglia sono un bell'emblema.
Anche se poi la ricetta di per se prende spunto da tutt'altra regione, ma questa non è una contraddizione, semmai e una delle tante prove che dimostra l'unità di una nazione.
Prove che la cucina da in maniera lampante e abbondante, per quanto spezzoni di società, politica e pseudo cultura cerchino di dimostrare esattamente il contrario.
Ma alla pancia e al cuore non si comanda e qualsiasi inganno è destinato a cadere.
Ora a voi la ricetta e vi prego di notare quanto quei semplici fiori nati per sbaglio hanno ammantato di altra bellezza tutto l'insieme!!!
Farinata alle cime di rapa
Ingredienti per 4 persone:
- 250 g di farina di ceci,
- 500 g circa di cime di rapa,
- 2 cipolle bianche,
- 125 g di mozzarella per pizza,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- In una ciotola ampia sbattere con una frusta la farina di ceci versando gradualmente 700 ml di acqua fino a formare una pastella senza grumi, salarla leggermente, coprirla e lasciarla riposare 30 minuti.
- Mondare le cime di rapa e lessarle per 5-10 minuti in abbondante acqua, scolarle e raffreddarle.
- Sbucciare le cipolle, tritarle grossolanamente e in una casseruola dal fondo spesso rosolarle per 10 minuti abbondanti a calore medio basso insieme a 5 cucchiai di olio.
- Aggiungere le cime di rapa tagliate in piccoli pezzi e lasciarle insaporire per 5 minuti, quindi frullare il tutto riducendo in crema e intiepidire.
- Unire la crema verde alla pastella, rivestire una teglia bassa con carta da forno e versarla, mettere nel forno a 200 gradi già in temperatura e cuocere per 15-20 minuti.
- Tagliare in piccoli dadini la mozzarella e qualche minuto prima di fine cottura distribuirla sul tortino, lasciarla sciogliere e leggermente gratinare.
ricetta semplice e strepitosa.adoro le cime di rapa e con la farina di ceci è un bel connubio.i fiori sono deliziosi.
Grazie Valentina,
molto tempestiva devo dire!!!
A presto
Giuseppe
magnifica questa ricetta , grazie e buona domenica . cry68
Ciao Cry,
grazie,
buona domenica a te!
Giuseppe
Una ricetta strepitosa! Grazie Giuseppe i tuoi consigli sono perfetti, per tutti noi.
Grazie a te Rosanna per i graditissmi complimenti!
A presto
Giuseppe