I cibi dal sapore amaro, dice l’ayurveda, svolgono un’azione purificante su alcuni organi primari, stimolano l’azione di fegato e cistifellea e contrastano ama, ovvero le tossine che dimorano nell’organismo. Quando si accumulano troppe tossine, sostiene il grande esperto ayurvedico Ernst Schrott, si perde il contatto con la nostra natura profonda. Non si è più in grado, ad esempio, di distinguere ciò che fa bene da ciò che fa male e quindi si scelgono alimenti sbagliati e si adottano cattive abitudini. Per fortuna il gusto amaro è presente naturalmente in molti vegetali dalla foglia verde, come l’ortica e le altre erbe primaverili. Insomma, scegliere le verdure verdi, sia cotte che crude, aiuta a stare bene e a ripristinare un giusto equilibrio a livello sia gastrico che intestinale.
Un’erba amara umile, utile, virtuosa
Presente da millenni in tutti i continenti, l’ortica è utilizzata fon dall’antichità non solo in cucina ma anche per realizzare vestiti, corde e stoffe. I soldati romani bevevano tisane a base di ortica ed altre erbe amare per vincere la stitichezza e i dolori muscolari. La dieta ayurvedica ritiene questa erba molto indicata per i vegetariani perché ricca di sostanze vitaminiche (A e C in particolare) e minerali come potassio, calcio e ferro.
Ecco 5 ricette con le erbe amare.