Novità dalla ricerca
Strano ma vero: anche un gioco a tavola può aiutare a dimagrire

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Uno studio appena pubblicato su The Journal of Nutrition suggerisce delle strategie nuove – e decisamente insolite – che potrebbero risultare efficaci per abituarsi a mangiare di meno. E ideali per chi si diverte con i giochini del pc o dello smartphone. Capiamone un po' di più

Quali sono le due difficoltà maggiori che si incontrano quando si decide di dimagrire? Certamente la prima è quella di abituarsi a mangiare di meno dal solito – rinunciando al dolcetto di fine pasto, ad esempio, alzandosi dalla tavola soddisfatti. E la seconda quella di consumare alimenti più sani, meno densi dal punto di vista calorico, e magari non tantissimo amati (almeno all’inizio).

Ebbene, questo nuovo studio appena pubblicato su The Journal of Nutrition suggerisce delle strategie nuove – e decisamente insolite – per facilitare entrambe queste difficoltà e aiutando l’acclimatamento a una dieta. In effetti, gli studenti universitari testati nella ricerca, da una parte hanno mangiato meno del solito e dall’altra si sono distratti mentre consumavano il pasto, non facendo tanto caso al menu.

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Un esperimento “very young”

Un team di ricercatori dell'Università dell'Illinois ha coinvolto circa 120 studenti universitari, valutando la quantità di cibo consumata in due appuntamenti diversi. Nel primo venivano distratti mentre mangiavano, mentre nel secondo erano lasciati totalmente tranquilli. L’agente scelto per distrarre i partecipanti è stato un videogioco chiamato “Rapid visual information processing”, già conosciuto perché largamente utilizzato per valutare i disturbi di tipo cognitivo o di deficit dell’attenzione. In effetti si tratta di un gioco semplice ma che richiede una continua attenzione – e quindi distrae - perché fa vedere delle sequenze di numeri ai giocatori che devono subito premere un tasto quando vedono la sequenza richiesta (ad esempio, tre numeri dispari di seguito).

Tutti i partecipanti arrivavano abbastanza affamati al test perché erano stati digiuni per dieci ore. E a ognuno è stato dato un numero fisso di mini torte salate da consumare a piacere - ma in un periodo limitato di tempo - mentre stavano giocando oppure senza essere distratti.

 

I risultati sono stati - in parte - sorprendenti

Anche se le ragioni per ora non sono del tutto note – e una può essere il tipo di popolazione testata – i risultati hanno smentito ricerche precedenti, nelle quali i soggetti testati avevano in effetti mangiato di più mentre venivano distratti, ad esempio dalla televisione. Un’abitudine, quest’ultima, che in effetti viene sempre sconsigliata perché fa perdere il controllo di quanto si mangia (a meno che una persona non si limiti a gustare solo quello che nel piatto).

Tornando allo studio in questione, i ricercatori hanno notato che i partecipanti - al contrario di quanto aspettato - mangiavano meno quando erano distratti dal gioco. Mentre era più scontato che la loro memoria del pasto – ossia quanto e cosa avevano consumato – risultasse meno accurata rispetto a quando avevano mangiavano tranquillamente.

Una piccola strategia antipeso in più

Senza prenderli esageratamente sul serio, i risultati di questo studio possono però suggerirci qualche strategia utile. Specie nel periodo iniziale di una dieta, e specie se ci divertiamo a giocare per qualche minuto. Come è noto, il senso di sazietà di un pasto arriva dopo una ventina di minuti dall’inizio del pasto: se perciò abbiamo ancora fame dopo il piatto light che ci siamo preparati, invece di riaprire il frigorifero o di fare un bis, metterci a giocare una decina di minuti prima del caffè o della frutta che chiude il pasto potrebbe servire. In attesa, quindi, che la sazietà arrivi. Oppure, specialmente se si mangia da soli, intervallare il pasto con un giochino divertente che “acchiappi” potrebbe rendere più accettabili degli alimenti ancora non troppo amati.

Ovviamente, quello del videogioco è un espediente che può risultare utile solo per un periodo e che non deve e non può diventare un’abitudine. Ma se per qualche settimana funziona e ci fa abituare con meno stress a una dieta più sana, perché non provarci?

Strano ma vero: anche un gioco a tavola può aiutare a dimagrire - Ultima modifica: 2021-03-11T08:41:38+01:00 da Barbara Asprea

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