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Per mangiare meno basta un pizzico di “rosso”

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Tra le tante strategie utili per dimagrire, usare una spezia piccante può aiutare a rallentare il pasto, favorire la sazietà e ridurre le porzioni. Un effetto confermato anche da uno nuovissimo studio sul peperoncino condotto dalla Pennsylvania State University

Non è la prima volta che la scienza suggerisce di usare il peperoncino come alleato della linea. Già alcuni studi precedenti avevano mostrato che la capsaicina – la sostanza responsabile della piccantezza – può stimolare il metabolismo, aumentare la termogenesi e aiutare a controllare l'appetito. Un lavoro del 2023 pubblicato sul British Journal of Nutrition, ad esempio, ha raccolto i risultati di 15 studi clinici e concluso che il consumo regolare di capsaicina può portare a una modesta ma significativa riduzione del peso corporeo e dell'IMC nelle persone in sovrappeso o obese.

Ora un nuovo studio condotto dalla Pennsylvania State University, che verrà pubblicato sul numero di ottobre della rivista Food Quality and Preference, aggiunge un tassello diverso: il peperoncino potrebbe aiutare a mangiare più lentamente e quindi a dimagrire. E il merito, questa volta, non sarebbe dei principi attivi della spezia, bensì della sua piccantezza.

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Il pasto rallenta, e si mangia di meno

I ricercatori universitari hanno coinvolto 130 adulti in tre esperimenti: ognuno riceveva un pasto standard (pollo tikka masala o chili di manzo) in versione normale o piccante. Le dosi di peperoncino venivano modulate con cura per rendere il piatto più “hot”, ma senza renderlo sgradevole. Tutti i partecipanti venivano osservati con telecamere ad alta definizione, per valutare il comportamento alimentare nel dettaglio: quanto tempo impiegavano a finire il pasto, quanto mangiavano, quanto bevevano, quanto era grande ogni boccone...

Risultato? Con l'aggiunta di una piccola dose di peperoncino, i partecipanti mangiavano più lentamente e, alla fine, mangiavano di meno senza accorgersene. Il rallentamento del ritmo favorisce un buon senso di sazietà (che arriva circa 20 minuti dopo l’inizio del pasto) e porta a una riduzione dell'apporto calorico complessivo, pur mantenendo invariata la gradevolezza del piatto. “Sapevamo già che mangiare più lentamente aiuta a mangiare meno. Ci siamo chiesti se il piccante potesse avere un ruolo simile”, ha spiegato Paige Cunningham, prima autrice dello studio, in un articolo universitario di presentazione della ricerca. “E i dati hanno confermato la nostra ipotesi: aggiungere un po' di bruciore, senza esagerare, può cambiare il modo in cui le persone consumano il cibo”. Anche secondo John Hayes, coautore e professore di scienze dell'alimentazione, il risultato più interessante è proprio che il peperoncino ha influenzato i comportamenti senza ridurre il gradimento del piatto: “Quando una strategia funziona senza togliere gradevolezza al cibo, è già un grande passo avanti”.

Insomma, non serve esagerare: può bastare un pizzico di piccante in più – non necessariamente di peperoncino: ognuno può scegliere la sua spezia preferita – per restare in linea e controllare meglio il peso corporeo. Un piccolo aiuto per evitare di mangiare troppo ma senza rinunciare al piacere.

Per mangiare meno basta un pizzico di “rosso” - Ultima modifica: 2025-06-02T08:00:47+02:00 da Barbara Asprea

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