C’è chi mastica foglie di menta e chi sgranocchia una mela: i rimedi consigliati per ridurre gli effetti sull’alito dopo aver mangiato aglio sono svariati e solo in parte efficaci. D’altra parte l’aglio è un protagonista della nostra dieta mediterranea nonché un concentrato di virtù nutrizionali: perciò se si riuscisse a coniugare il suo consumo con la vita sociale non sarebbe male.
Per fortuna la ricerca scientifica sta seguendo diverse strade che sembrano promettenti. Qualche mese fa in questo post abbiamo parlato di una meta-analisi pubblicata su BMJ Open, secondo la quale l’utilizzo di probiotici era in grado di contrastare lo sviluppo dei batteri “cattivi” e, quindi, di evitare l’alitosi in generale. Per chi non lo ricordasse i probiotici sono gli alimenti che contengono loro stessi i fermenti che poi vanno a interagire con la nostra flora intestinale.
E qual è l’alimento probiotico più noto, almeno da questa parte del mondo, e che tutti abbiamo in frigo? Non c’è da stupirsi, insomma, che uno studio appena pubblicato su Molecules abbia questo titolo: “Effect of Yogurt and Its Components on the Deodorization of Raw and Fried Garlic Volatiles”, ovvero “Effetti dello yogurt e i suoi componenti sulla deodorizzazione dei composti volatili dell’aglio crudo e fritto”. Condotto in laboratorio da un piccolo team di ricercatori dell’Università dell’Ohio, lo studio ha dimostrato come lo yogurt bianco intero abbia impedito a quasi tutti i composti solforati, responsabili del profumo pungente dell’aglio, di diffondersi nell'aria.
In particolare, i ricercatori non hanno approfondito il ruolo dei fermenti lattici ma hanno testato la capacità delle yogurt di neutralizzare gli odori scindendolo nelle sue componenti principali, ossia acqua, grassi e proteine, per capire come ciascuna reagiva ai composti solforati.
Senza entrare nel dettaglio, i risultati dei test hanno mostrato che lo yogurt da solo riduceva il 99 per cento delle principali sostanze volatili dell’aglio crudo. Se analizzati separatamente, grassi e proteine hanno avuto risultati migliori dell’acqua. E se aumentando il tenore di grassi, aumentava anche la capacità di deodorare gli odori, le proteine del latte si sono mostrate efficaci nell’intrappolare le molecole volatili prima che fossero emesse nell’aria.
Questi risultati hanno addirittura portato gli autori dello studio a suggerire in un prossimo futuro la comparsa sul mercato di alimenti formulati anche per combattere l’alitosi da aglio (sebbene non sia chiaro come evitare che l'organismo assorba i composti "puzzolenti" dell'aglio). E se il consiglio di consumare più grassi non può essere praticato, altrettanto non si può dire per le proteine, tanto di moda in questi anni (ma il cui abuso è da evitare). "L'alto contenuto proteico è un aspetto molto importante in questo momento: in generale, le persone vogliono mangiare più proteine", ha affermato Sheryl Barringer, autore senior dello studio. "Si potrebbe pensare ad alimenti con un alto contenuto proteico che oltre alle indicazioni nutrizionali abbiano il vantaggio di un'azione deodorante per l'alito", ha affermato.
Chissà, magari un giorno riusciremo a gustarci un fantastico tzatziki, la famosa salsa greca a base di yogurt (però opportunamente modificato) e aglio, senza più preoccupazioni…