10 dicembre
Il calendario dell’Avvento di Cucina Naturale

Ogni giorno scopriamo una casellina dedicata a un alimento della tradizione natalizia, dai frutti alle spezie. Alternando piccole curiosità, virtù nutrizionali oppure ricette di dessert light. Perché dicembre è il mese della dolcezza, ma se scegliamo quella naturale e salutare ancora meglio…

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Piccole grandi lenticchie. Per apprezzarle come meritano, oggi partiamo addirittura dalla Bibbia, dal racconto della Genesi. Esaù è un cacciatore, probabilmente il padre Isacco lo preferisce al fratello Giacobbe l’agricoltore, gemello ma secondogenito e quindi senza i diritti del primogenito. Però Giacobbe è più amato dalla mamma Rebecca e viene descritto come uomo pacifico e sedentario. Una sera Esaù torna a casa, stanco e affamato, probabilmente non ha preso nulla mentre Giacobbe ha cucinato una bella minestra di lenticchie rosse.  “Fammi mangiare ti prego un po’ di questa pietanza rossa perché sono stanco”, chiede il cacciatore e il fatello Isacco, pacifico da mediamente scaltro, gli risponde: “Vendimi la tua primogenitura e ti darò da mangiare”. In cambio di una minestra e un pezzo di pane Esau cede la primogenitura al fratello ed è così che le lenticchie sono entrate nel mito.

E in effetti le lenticchie rosse della Bibbia erano un cibo già molto apprezzato nel Mediterraneo antico e coltivate già novemila anni fa. In effetti, questi legumi sono uno dei primi cibi coltivati, come dimostrano tracce di semi riferibili all'Età della pietra. Gli antichi Egiziani, i Greci, i Romani le conoscevano, ma non solo. I Romani ne facevano grande uso anche per l'alimentazione degli schiavi e la importavano in grandi quantità dall'Egitto. Ma lenticchie sono state trovate anche nei villaggi di palafitte in Svizzera ai piedi delle Alpi, risalenti all'età del bronzo.

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Nell’antichità le lenticchie venivano macinate e usate anche per fare il pane, un’usanza che è andata avanti fino al Medioevo e all’età moderna. Per secoli i legumi erano fatti seccare e macinati insieme ai cereali per ottenere delle farine, che poi venivano impastate e cotte in vari modi. Insomma, grazie ai legumi i cereali si arricchiva di sostanze nutritive, e oggi sappiamo che l’unione di legumi e cereali è perfetta perché consente di completare le proteine, aumentando così il valore dell’alimento.

Insomma, le lenticchie che mettiamo in tavola a Capodanno sono una sorta di ricordo del ruolo importante che hanno avuto nell’alimentazione dell’uomo. In più la loro forma tonda e piatta che ricorda il denaro, ha probabilmente aumentato il loro significato simbolico di cibo benaugurante di ricchezza e prosperità per l’anno nuovo. Insomma, siamo d’accordo che considerare le lenticchie solo come un contorno, un accompagnamento è davvero ingiusto?

 

Il calendario dell’Avvento di Cucina Naturale - Ultima modifica: 2021-12-10T07:33:09+01:00 da Barbara Asprea

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