Se la primavera è la stagione delle diete, l’autunno è la stagione che più stimola il bisogno di comfort food. In altre parole, l’arrivo della stagione fredda e la diminuzione della luce, fanno scegliere spesso quegli alimenti che soddisfano più l’umore che lo stomaco. Ognuno ha le proprie debolezze: dai piatti tipici della propria famiglia, ai dolci o agli snack golosi (vedi patatine e simili). Senza contare che il freddo, stimolando il metabolismo aumenta anche l’appetito.
Non è un caso che proprio in questi giorni arrivino questi 5 consigli degli esperti dell’Università di Harvard che suggeriscono delle semplici strategie per contrastare la fame nervosa – ossia quando mangiamo di più anche se non siano affamati. Meglio evitare di accumulare peso già all’inizio dell’autunno...
Nascondete gli snack. O, meglio ancora, non comprateli. Avere a portata di vista e di mano qualche golosità stimola la voglia di mangiare anche se non si ha fame. Se avete l’abitudine di tenere degli spuntini in ufficio, nascondeteli in fondo ai cassetti, dove non sarete tentati dalla loro vista. E magari, aggiungo io, invece dei biscotti portatevi delle belle mele colorate. Quelle sì le potete tenere sulla scrivania.
Preparate le porzioni in cucina. Per scoraggiare l’abitudine di servirsi una seconda (o una terza volta) disponete le corrette porzioni nei piatti già in cucina, invece di portare le pentole o i piatti di portata a tavola. L’espediente di tenere il cibo in cucina (chi ne vuole ancora si dovrà alzare per servirsi nuovamente) vi eviterà di riempirvi il piatto senza quasi accorgervene.
No multitasking. Cercate di consumare i pasti liberi da distrazioni come guardare la TV, leggere, controllare la posta elettronica o i social. Tutte queste attività distraggono troppo il cervello che quasi non si accorge che state mangiando. Di conseguenza diventa molto più facile mangiare di più senza farci caso. Al contrario, un'alimentazione consapevole – facendo attenzione a ciò che si sta mangiando, gustando e sentendo i profumi delle pietanze, appagherà tutti i sensi aiutando a mangiare il giusto (questo vale anche per gli spuntini.) Evitate anche di mangiare in piedi, che non permette di prestare una vera attenzione al cibo.
Imparate a distinguere la fame nervosa da quella “vera”. La prossima volta che il vostro corpo ha voglia di cioccolato o patatine, chiedetevi se siete davvero affamati. La “vera” fame ha una varietà di segnali, tra cui affaticamento, vertigini o un vuoto alla bocca dello stomaco. Mentre quella nervosa è più probabile che sia legata a un senso di disagio o di agitazione. Inoltre, la fame autentica scompare con qualsiasi cibo che mangiate, mentre l’altra è soddisfatta solo dal cibo particolare che desiderate. In tal caso, provate a distrarvi: la maggior parte delle “voglie” scompare in 15-20 minuti. Ciò non accade con la vera fame che diventa solo più forte.
Pasti slow. Resta sempre valido il consiglio di masticare lentamente, in modo da sentirsi sazi senza avere stramangiato. La ragione ha a che fare sia con il cervello che con l'intestino. Gli scienziati sanno da tempo che la pienezza dello stomaco è solo una parte di ciò che fa sentire soddisfatti dopo i pasti; il cervello deve anche ricevere una serie di segnali dagli ormoni digestivi secreti dal tratto gastrointestinale. Insomma, i segnali complessi che controllano l'appetito sono conosciuti solo in parte, ma mangiando troppo rapidamente, potreste non dare a questo intricato sistema ormonale incrociato abbastanza tempo per lavorare.