Le consumiamo – e apprezziamo – in particolare per il loro contenuto di vitamina C e per aiutare le nostre difese immunitarie. Tuttavia, le arance contengono anche una serie di altri composti come i flavonoidi, ai quali si deve il bel colore giallo-arancio degli agrumi. In effetti questa classe di antiossidanti deve il loro nome al latino “flavus” ossia “giallo”, e se il suo scopo è quello di difendere le piante da insetti o altri agenti esterni, sempre di più la ricerca scientifica ne scopre virtù preziose per la salute umana (effetto protettivo malattie neurodegenerative, cardiovascolari e tumori, per fare qualche esempio). E per nostra fortuna, le arance ne sono un’ottima fonte, visto che 100 g ne contengono più di 43 mg.
Nobiletina: è nata una stella?
È il caso di questo lavoro appena pubblicato sul Journal of Lipid Research che ha messo in luce l’azione di un flavonoide chiamato nobiletina, una molecola che potrebbe diventare in futuro molto importante per il trattamento delle numerose patologie correlate al sovrappeso. In poche parole, i ricercatori della University of Western Ontario in Canada hanno verificato in laboratorio che l’aggiunta di una dose di nobiletina a pasti ricchi di grassi e colesterolo non comportava aumento di peso o aumento della resistenza dell’insulina. Come, invece, accadeva dopo la somministrazione di pasti grassi ma non integrati. Ma non solo. Grazie all’assunzione di questa molecola, alcune condizioni tipiche dell’obesità regredivano, come, ad esempio colesterolo alto e aterosclerosi, ovvero il pericoloso accumulo di placche nelle arterie dovute ai grassi circolanti e allo stato infiammatorio tipico quando si combatte con la bilancia
Il prossimo passo dei ricercatori sarà perciò verificare questi risultati direttamente nell'uomo per determinare se la nobiletina è in grado di svolgere gli stessi effetti positivi. E, nell’attesa, non facciamoci mancare le nostra arance quotidiane...
