Novità dalla ricerca
Anguria: non solo acqua!

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Chi la considera solo come un grande cetriolo dolce, buono solo a dissetarsi, forse cambierà idea dopo avere letto i risultati di queste due recenti ricerche che hanno confermato le virtù protettive dell'anguria sulla salute cardiovascolare ma non solo

C’è chi la adora e chi la detesta e le preferisce il melone, dal sapore e consistenza più complessi. Per fortuna al primo gruppo appartengono anche i team di ricercatori che negli ultimi mesi hanno pubblicato non una ma ben due ricerche sulla rivista scientifica Nutrients, entrambe a favore di questo frutto, comunque protagonista dei mesi estivi.

1. Anguria e qualità della dieta

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L’obiettivo del primo studio era valutare se il consumo abituale di questo frutto potesse essere associato all’assunzione di sostanze nutritive e a una migliore qualità della dieta in generale. Per capirlo i ricercatori hanno analizzato migliaia di dati di bambini (2-18 anni) e adulti (da 19 anni in poi) che hanno partecipato all’importante studio sulla popolazione americana NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey).

Nei consumatori di anguria, l'assunzione abituale quotidiana era rispettivamente di circa 120 g nei bambini e di circa 160 g negli adulti. Insomma, una normalissima porzione, tendente semmai verso il basso. Ciò nonostante la qualità totale della dieta era più alta in queste persone (a tutte le età) rispetto ai non consumatori. Gli amanti dell'anguria avevano un apporto superiore di oltre il 5% di fibre, magnesio, potassio, vitamina A e un apporto superiore di antiossidanti come licopene e altri carotenoidi. Ma non solo: l’alimentazione di questi soggetti mostrava un apporto inferiore di oltre il 5% di zuccheri aggiunti e di grassi saturi. Insomma, non c’è da sorprendersi che secondo i suoi autori, questo lavoro suggerisca che l'anguria può aumentare l'assunzione di nutrienti e la qualità della dieta sia nei bambini che negli adulti, almeno quelli americani.

2. Anguria e cuore

Se il primo studio era di tipo osservazionale, nel quale si possono trovare delle associazioni ma non un rapporto di causa-effetto, questa ultima caratteristica appartiene invece al secondo lavoro in questione, che, sebbene piccolo, è comunque uno studio clinico randomizzato controllato in doppio cieco. Il team di ricercatori della Louisiana State University ha coinvolto 18 partecipanti a cui sono stati somministrati integratori di succo di anguria per 2 settimane. Lo scopo era verificare gli effetti dell’anguria sulla salute cardio-metabolica, come la frequenza cardiaca e la produzione di ossido nitrico. In effetti questo frutto è ricco di alcune sostanze, come L-citrullina, L-arginina e antiossidanti, considerate terapeutiche per l’apparato cardiocircolatorio (e che fanno dell’anguria anche un frutto ideale per chi pratica attività fisica, vedi questo precedente post sull’argomento).

I risultati hanno rivelato un effetto protettivo sulla funzione vascolare nei confronti dei livelli elevati di zucchero nel sangue. “Riconosciamo che mentre la dimensione del campione era piccola e sono necessarie ulteriori ricerche, questo studio si aggiunge all'attuale corpus di prove a sostegno dell'assunzione regolare di anguria per la salute cardio-metabolica. Oltre alla L-citrullina e alla L-arginina, l'anguria è una fonte di antiossidanti, vitamina C e licopene, tutti elementi che possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo e svolgere un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiache", conclude  Jack Losso, tra gli autori della ricerca.

 

Anguria: non solo acqua! - Ultima modifica: 2023-08-07T08:00:11+02:00 da Barbara Asprea

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