Alla scoperta del cobbler: un dessert alla frutta semplice e (anche) sano


Golosità molto comuni nella pasticceria inglese e Usa - con infinite varianti - i cobbler ricordano altri dessert come i crumble o i crisp. Ovvero preparazioni al forno dove una base di frutta fresca viene ricoperta con un impasto, che può essere sottile e croccante (crumble), oppure a base di avena (crisp). Nel caso dei cobbler vengono sistemati sulla frutta dei dischi di impasto in modo da ricordare una strada di ciottoli (cobble in inglese significa ciottolo).

È la frutta, quindi, a risultare la protagonista di questo dolce, nel quale la presenza di farine e grassi è decisamente ridotta rispetto alle torte, ad esempio. Inoltre è un ottimo modo per non sprecare la frutta un po’ ammaccata o troppo matura.

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Il cobbler di pesche e lamponi che vi propongo è tratto dal New American Cookbook e potete trovare la ricetta sul sito dell’AICR Usa. Da segnalare la presenza della farina integrale, che arricchisce il dolce di fibre, e le sostanze antiossidanti apportate dai frutti di bosco, come i polifenoli, più i caroteni delle nettarine.

Qualche consiglio per adottarlo allo stile italiano: sostituite l’olio di canola con un olio di arachidi o di riso e riducete a qualche cucchiaiata lo zucchero (meglio se di canna). Per una versione tutta vegetale potete sostituire burro e latte con burro di cocco e latte di soia. E buon appetito!

 

Photo Credit: New American Plate Cookbook

Alla scoperta del cobbler: un dessert alla frutta semplice e (anche) sano - Ultima modifica: 2017-08-29T19:16:21+02:00 da Barbara Asprea

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