Difese naturali
Pelle, sole, vitamina D

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Da una parte abbiamo l’esigenza di proteggere la pelle dai danni che un’esposizione eccessiva al sole può provocare. Dall’altra ci sono i benefici che la luce regala al nostro corpo, dalla sintesi della vitamina D agli effetti positivi sull’umore. In mezzo sta la pelle che, se nutrita con i cibi giusti, è già di per sé un’efficace barriera ai raggi uv. Ne parliamo con la biologa nutrizionista Maria Alessandra Tosatti

Li avete visti quei video short di Tik Tok e di Instagram con l’influencer di turno impegnata nella beauty routine mattutina? La sequela di prodotti spalmati e picchiettati sulla pelle a colpi di polpastrelli e pietre di giada è pressoché infinita. Chi ha una buona mezz’ora di tempo per rimirarsi allo “specchio, specchio delle mie brame” e può fare tutto quello shopping in profumeria senza attingere al fondo pensione, si faccia avanti. Ma non è solo questione di tempo e soldi: è davvero necessario stendere uno spesso velo di crema solare tra il siero e il fondotinta? Sembrerebbe di sì, visto che la tendenza ad applicare il filtro solare dodici mesi l’anno per proteggere la pelle dalle radiazioni UV e dall’invecchiamento cellulare, spopola.

Filtri solari anche d'inverno? Dipende...

In realtà avere sulla pelle tanti strati di crema quanti quelli del tiramisù potrebbe non essere necessario: dato che in inverno il rischio di foto esposizione non è alto come in estate e si passa la maggior parte del tempo in ambienti chiusi, salvo casi particolari - come appartenere al fototipo 1 (occhi, capelli e pelle chiara), avere specifiche problematiche cutanee oppure affrontare una giornata assolata in montagna - l’applicazione della crema solare 12 mesi l’anno tutti i giorni può non dare particolari benefici. Senza contare che le pelli miste e grasse coperte da vari strati di cosmetici possono andare incontro a un sovraccarico di sostanze untuose che di sicuro non aiutano a mantenere un corretto equilibrio idrolipidico.

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Il pieno di vitamina D

Ma occupiamoci ora dell’estate, momento d’oro per dare alla pelle quell’aspetto un pochino più ambrato che ci piace tanto e ci fa sentire più belli e sani. Diamo per scontato che per esporsi al sole nelle ore più calde delle giornate estive la crema solare è assolutamente necessaria e va applicata circa ogni due ore. Per il resto molto dipende dal nostro fototipo, cioè l’indice dermatologico che specifica la quantità di melanina presente nelle condizioni di base della pelle, quando non è abbronzata. La melanina è un vero e proprio filtro che ci protegge dagli effetti negativi delle radiazioni solari e viene stimolata proprio dall’esposizione al sole. Tradotto: la pelle, in determinate condizioni, è già uno schermo efficace. E se viene esposta correttamente al sole evitando il rischio di scottature, è anche il canale principale di produzione della vitamina D. “La vitamina D è una vitamina liposolubile prodotta a livello della cute per azione dell’esposizione solare, indispensabile per mantenere ossa forti e sane e un sistema immunitario efficace”, spiega la biologa nutrizionista Maria Alessandra Tosatti. “È contenuta anche in alcuni alimenti, quasi solo d’origine animale, in particolari nei pesci grassi, tuorlo d’uovo, burro, e in minor quantità nei funghi. La sola dieta però non può essere considerata una fonte adeguata, in particolare per vegetariani e vegani, quindi l’esposizione al sole tutti i giorni è fondamentale”.

Iniziare con piccoli bagni di sole

La domanda sorge spontanea: come esporsi al sole senza rischi facendo il pieno di vitamina D? Tenendo conto che un filtro SPF 15 blocca al 99,5% la produzione di vitamina D (dal libro La vitamina D di Jorg Spitze, Tecniche Nuove) e che, al contempo, dobbiamo proteggerci da arrossamenti e scottature, il consiglio è fare dei piccoli bagni di sole iniziando dalla primavera che hanno anche il vantaggio di preparare la pelle all’estate. La loro durata dipende principalmente dal fototipo. Ad esempio, per una pelle non sensibile (fototipo 4) l’esposizione dura al massimo 30-40 minuti per viso, avambracci e mani. Una buona scusa per staccare tutto e concedersi una passeggiata all’aria aperta almeno tre volte a settimana!

Cibi che potenziano il nostro naturale schermo

La seconda domanda da porsi è: come mantenere la pelle in salute anche sotto i raggi del sole con l’arma più immediata che abbiamo a disposizione, ovvero l’alimentazione? “La protezione della pelle attraverso l’alimentazione”, spiega Maria Alessandra Tosatti, “si basa sull’apporto di cibi ricchi di antiossidanti per combattere i radicali liberi che vengono prodotti in risposta alle radiazioni UV, di vitamina A e di betacarotene per la produzione di melanina. Anche la vitamina C ha un ruolo nella protezione cutanea, favorendo la sintesi di collagene che mantiene la pelle tonica ed elastica”. In quale reparto del supermercato quindi concentriamo il nostro shopping per una pelle sana, ambrata e radiosa? Ovviamente l’ortofrutta! Ma non solo in estate: tutto l’anno, in modo da garantire un apporto continuo delle sostanze che ci aiutano a rendere la pelle uno schermo sano e forte per proteggerci dai danni che possono provocare i raggi solari. “Tra gli alimenti amici da segnare perennemente sulla lista della spesa ci sono frutta e verdura di colore giallo/arancio (carote, zucca, peperoni, albicocche, pesche, melone, mango, arance) e verdure a foglia verde scuro (broccoli, cavolo verde, rucola, spinaci, lattuga romana, biete, cicoria) che abbondano entrambi di betacarotene; e poi ortofrutta che contiene licopene, una sostanza antiossidante responsabile del colore rosso di alcuni vegetali che contrasta e previene l’invecchiamento della pelle proteggendola dall’azione dannosa dei raggi solari. Troviamo questo pigmento in anguria, arance rosse, pompelmo rosa, melone, albicocche, fragole, ciliegie. Ma l’ortaggio che ne detiene il primato è sicuramente il pomodoro e i suoi derivati cotti, come la passata, in cui aumenta la biodisponibilità del licopene”, spiega Maria Alessandra Tosatti. Il giro nel reparto ortofrutta non esaurisce la nostra skin care quotidiana. Dobbiamo passare anche dallo scaffale dei cereali integrali e della frutta a guscio, molto importanti per il loro contenuto di vitamina E che assicura una forte azione antiossidante e protettiva sulla pelle.

Gli integratori sono fondamentali?

Tutti gli anni, guardando le vetrine delle farmacie ma anche gli scaffali dei supermercati pieni di integratori dedicati a una tintarella sicura, sorge il dubbio: “oltre a mangiare carote e melone praticamente tutti i giorni dovrò anche assumere integratori per ottenere una pelle abbronzata senza riempirmi di macchie e rughe?”. “Gli integratori solari disponibili oggi in commercio”, spiega Maria Alessandra Tosatti, “hanno lo scopo di potenziare i naturali meccanismi di protezione dell’epidermide, stimolando proprio la sintesi di melanina e la formazione del collagene. Inoltre, contengono sostanze utili per ridurre i danni ossidativi, come ad esempio vitamine A, C, E, zinco, selenio e coenzima Q10. Sostanze che un’alimentazione varia e ricca d’alimenti d’origine vegetale di diversi colori può comunque garantire”. In estrema sintesi: decidete voi dove allocare il vostro personale bonus “salute delle pelle” ma con una carota da sgranocchiare sempre a portata di mano.

Idratiamoci mangiando

Come la mettiamo con la raccomandatissima idratazione? Bere abbondantemente in estate è sicuramente un must ma per idratarsi è altrettanto necessario fare il pieno di frutta e verdura. “In questa stagione la natura ci mette a disposizione ciò di cui abbiamo bisogno, come sempre peraltro. Pensiamo alla grande varietà di frutta e verdura ricca d’acqua, come l’anguria, il melone, le pesche... Il loro consumo facilita l’idratazione cutanea e contemporaneamente fornisce tutte quelle sostanze nutritive utili per proteggere la pelle e favorire un’abbronzatura sicura e duratura”, spiega la biologa nutrizionista Maria Alessandra Tosatti. Come si dice? Go with the flow…

 

Pelle, sole, vitamina D - Ultima modifica: 2025-06-16T08:00:07+02:00 da Sabina Tavolieri

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