Un team composto da studiosi universitari iraniani e statunitensi si è proposto l’obiettivo di misurare la relazione tra assunzione di proteine, sia animali che vegetali, e rischio di morte per tutte le cause, oppure per malattie cardiovascolari e per tumore. E i risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sul British Medical Journal. Per capirlo, i ricercatori hanno analizzato 32 studi che in totale hanno coinvolto oltre 700mila persone a partire dai 19 anni di età.
Il verde aumenta e il rischio cala
Hanno rilevato che le diete più ricche di proteine vegetali provenienti da legumi, cereali integrali e frutta secca oleosa (noci & Co.) sono state collegate a un rischio più basso (-8%) di mortalità per tutte le cause, per malattie cardiovascolari (-12%) e per diabete. Al contrario, il consumo regolare di carne rossa e l'assunzione elevata di proteine animali è stato collegate a vari problemi di salute. Possibili ragioni per gli effetti benefici delle proteine vegetali includono la loro associazione con cambiamenti favorevoli della pressione sanguigna, del colesterolo e dei livelli di zucchero nel sangue. Tutti fattori che, secondo potrebbero aiutare a ridurre il rischio di condizioni come malattie cardiache e diabete.