Alleati per la salute
Aglio e aglietto: stessi benefici, sapore diverso


Si tratta della stessa pianta erbacea bulbosa ma in due stadi di crescita diversi che ne influenzano, anche di molto, il sapore. L’aglio (e aglietto di conseguenza) è da sempre considerato un antibiotico naturale ma ha anche altri effetti benefici sulla salute, convalidati da diversi studi scientifici. Scopriamoli insieme

Aglio e aglietto sono alimenti con proprietà talmente benefiche per la salute che non dovrebbero mai mancare nelle nostre cucine. Ma che differenza c’è tra l’uno e l’altro? L’aglio, quello più conosciuto, altro non è che un bulbo essiccato suddiviso in tanti spicchi. L’aglietto invece è l’aglio giovane, in erba, non ancora formato, con il bulbo intero. Può ricordare un cipollotto bianco ma con foglie molto più sottili, simili all’erba cipollina.

Perché fanno bene

Sia l’aglio che l’aglietto contengono importanti nutrienti come la vitamina C, vitamine del gruppo B e sali minerali come potassio, zolfo e composti solforati come l’alliina (precursore dell’allicina a cui si deve il caratteristico odore del bulbo) e la garlicina. Queste ultime due molecole sono le maggiori responsabili delle proprietà terapeutiche dell’aglio, in particolare della sua azione antibatterica, così potente da essere considerato un antibiotico naturale. Inoltre, questo bulbo è anche un alleato della salute del cuore (aiuta a ridurre colesterolo e pressione), è utile nella prevenzione di alcune forme tumorali e ha in generale un effetto immunostimolante. Attenzione perché, a parità di peso, nell’aglio si trova una maggiore quantità di alliina (il principio attivo salutare) rispetto all’aglietto fresco.

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Potenti antiage

Secondo uno studio condotto in Arabia saudita nel 2021 “Allicin, an Antioxidant and Neuroprotective Agent, Ameliorates Cognitive Impairment” l’allicina, prodotta dall’aglio quando viene schiacciato, ha un’importante azione antiage. In questa ricerca è stato infatti dimostrato che l’aglio ha sia proprietà antiossidanti utili per contrastare i radicali liberi sia un’azione neuroprotettiva che si esprime migliorando la memoria e proteggendo le capacità cognitive del cervello anche con l’avanzare dell’età.
Per sfruttare le sue proprietà antiage è possibile ricorrere all’uso dell’aglio fresco classico ma ancor meglio sarebbe consumare l’aglio nero. Si tratta dell’aglio classico fatto invecchiare, cioè sottoposto a una particolare fermentazione. Questa porta ad addolcirne il sapore, a una maggiore digeribilità ma soprattutto a un aumento importante del potere antiossidante. Consigliamo di consumarlo a fine pasto con un po’ di pane per non incappare in problemi di alitosi.

Aglio, meglio crudo e schiacciato

Il sapore dell’aglio è più deciso e pungente rispetto a quello dell’aglietto, e cambia a seconda del clima in cui viene coltivato: più le temperature sono alte e più il suo aroma sarà forte e piccante. Per renderlo più digeribile è consigliabile togliere sempre l’anima (il germe che scorre all’interno di ciascuno spicchio), ma soprattutto sarebbe meglio consumarlo crudo. Questo perché con la cottura vengono inattivati alcuni degli enzimi che ne favoriscono la digestione. Inoltre, le cotture prolungate possono degradare l’allicina, attenuando così i poteri terapeutici del bulbo. Se proprio è necessario cuocerlo, fatelo alle basse temperature, rimuovetelo qualche minuto dopo aver insaporito e aggiungetelo poi solo a fine cottura. È inoltre importante schiacciare, tagliare o anche sfregare l’aglio, insomma non lasciarlo integro, in modo da innescare la trasformazione dell’alliina nella sua forma terapeutica attiva: l’allicina. La quantità consigliata per usufruire dei suoi effetti terapeutici è di 4 grammi (1 spicchio) al giorno, che possono essere suddivisi in due assunzioni: mezzo spicchio a pranzo, magari consumando dello tzatziki spalmato su del pane tostato, e mezzo a cena in versione bruschetta o aggiunto all’insalata. Si può immergere in acqua per 10 minuti, per attenuarne il sapore.

Aglietto, buone anche le foglie

L’aglietto ha un sapore più delicato rispetto all’aglio ed è più ricco d’acqua e di vitamina C. Come il suo cugino più anziano, è meglio consumarlo crudo o cotto brevemente e a basse temperature. Può essere aggiunto alle insalate o a una pasta fredda o messo a macerare in olio con zenzero e peperoncino. Dell’aglietto si possono sfruttare anche le foglie: provate un pesto con mandorle, grana, menta e finocchietto.

Per superare la prova bacio

Per eliminare aromi sgraditi dopo aver mangiato dell’aglio è possibile ricorrere a diversi rimedi: bere del latte, masticare un pezzetto di mela cruda con la buccia, un chicco di caffè, oppure una foglia di menta fresca o dei semi di cardamomo o finocchietto, facendo attenzione a masticarli bene e sfregarli tra i denti. Se siete a casa potete ricorrere anche a un collutorio casalingo preparato con mezzo bicchiere d’acqua e un cucchiaino di bicarbonato.

Contro il mal di gola

Si può sfruttare l’elevato contenuto in vitamina C dell’aglietto per attenuare i sintomi del mal di gola o di un semplice raffreddore, molto comune in estate a causa dei bruschi cambiamenti di temperatura tra esterno e interno. Tritate 5 grammi di aglietto fresco comprese le foglie e amalgamatelo a 1 cucchiaio di miele (acacia per un effetto emolliente sulla gola, manuka per un’azione antinfiammatoria). Conservatelo in un barattolino a chiusura ermetica per 1 giorno. Consumatelo nell’arco della giornata: 1 cucchiaino più volte al giorno.

Via i "parassiti" dalla pancia

L’aglio, grazie alle sue proprietà antimicrobiche e antimicotiche, trova impiego (sia come integratore che come alimento) nel trattamento per eradicare l’Helicobacter pylori e la Candida albicans, ospiti indesiderati dell’apparato digerente.

Provate questo decotto: 2-3 bulbilli di aglietto o 5 grammi di aglio schiacciati in 100 ml di latte vaccino o bevanda vegetale, coprite e portate a bollore per 2-3 minuti. Lasciate intiepidire e poi togliete l’aglio. Potete aggiungere mezzo cucchiaino di miele.
Bevetene 1 cucchiaio al mattino a digiuno e 1 cucchiaio prima di pranzo e prima di cena. Conservatelo in frigorifero per un giorno.

Aglio e aglietto: stessi benefici, sapore diverso - Ultima modifica: 2025-04-28T07:35:43+02:00 da Sabina Tavolieri

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