La bella stagione fa venire voglia di piatti freschi e leggeri. Nonostante ciò alcune persone dopo i pasti possono sentirsi più appesantite del solito. Questo accade perché le alte temperature rendeno la digestione più lenta e faticosa. Per fortuna, alcuni aromi tipici delle cucine orientali e mediterranee, sono in grado non solo di insaporire i piatti più diversi, ma anche di aiutare lo stomaco a lavorare meglio. Tra questi, curcuma, zenzero e menta rappresentano un trio perfetto per l’estate: saporiti, rinfrescanti e - perché no? - anche benefici per chi soffre di digestione lenta o altri disturbi digestivi.
Curcuma, oro in polvere
Usata da secoli nella medicina tradizionale orientale, la curcuma è conosciuta soprattutto per il suo colore acceso e per la curcumina, il principio attivo che le conferisce proprietà interessanti anche per lo stomaco.
La curcumina stimola la produzione di bile, facilitando la digestione dei grassi e contribuendo a ridurre la sensazione di gonfiore dopo i pasti. Uno studio pubblicato su BMJ Evidence-Based Medicine ha evidenziato che la curcuma potrebbe essere efficace quanto il farmaco più usato contro acidità e bruciore di stomaco. Chi volesse approfondire può leggere questo post dedicato all’argomento.
In cucina le quantità sono più modeste rispetto a quelle impiegate negli studi, ma introdurla regolarmente, sciolta in un filo d’olio e con un pizzico di pepe nero per migliorarne l’assorbimento, può essere un piccolo gesto utile, specie per chi ha lo stomaco delicato. Si sposa bene con verdure saltate, insalate di riso, cuscus, zuppe fredde, salse… Persino nei dessert al cucchiaio.
Zenzero, gusto fresco
Piace perché è pungente e fresco allo stesso tempo, ma lo zenzero non è solo una spezia da usare per aromatizzare piatti o bevande. Il suo composto principale, il gingerolo, favorisce lo svuotamento gastrico e migliora la motilità dell’apparato digerente.
Per questo lo zenzero è consigliato nei casi di digestione lenta, senso di pesantezza o nausea. È noto soprattutto per la sua azione anti-nausea, tanto da essere suggerito persino in gravidanza o dopo terapie mediche.
Meglio preferire lo zenzero fresco, più ricco di gingerolo rispetto a quello secco. Ne bastano pochi grammi al giorno: se si esagera possono comparire bruciori o fastidi, specie se l’intestino è sensibile. Ottimo a crudo nelle marinature, aggiunto a fine cottura nei piatti o negli infusi da gustare dopo i pasti.
Menta, l’erba che rinfresca
È forse l’erba aromatica che più è legata al caldo e alla sensazione di refrigerio che è in grado di donare, dai ghiaccioli alle granite o ai gelato. Oltre a dare un tocco inconfondibile a insalate, bevande o salse, la menta può dare sollievo anche alla digestione.
Quando si parla di menta e apparato digerente, però, è importante distinguere: gli studi clinici più solidi si riferiscono all’olio essenziale di menta (peppermint oil), usato come rimedio per disturbi come gonfiore, crampi o sindrome dell’intestino irritabile. Una meta-analisi Cochrane, per esempio, ne ha confermato l’efficacia nel ridurre il dolore addominale e altri sintomi.
Diverso è il discorso per le foglie fresche, più leggere e perfette per la cucina quotidiana. Anche se non hanno la stessa potenza dell’olio essenziale, il tè di menta o la menta fresca tritata possono comunque aiutare a ridurre lievi disturbi digestivi come gonfiore o senso di pesantezza, grazie al mentolo che ha un blando effetto antispasmodico.
In estate è ideale usarla fresca nelle insalate, nel tabbouleh, nelle marinature, o semplicemente in un infuso con qualche foglia dopo pasto.





