C'è chi lo festeggia dark, chi zucca party, chi non lo festeggia. Halloween viene spesso percepita come un'importazione culturale dagli Stati Uniti, invece le origini di questa festa sono nostre: risalgono all'Europa, in particolare alle usanze celtiche. Il festival si chiamava Samhain e veniva celebrato alla fine di ottobre: era la festa di fine raccolto. La fine del raccolto nei campi segnava l'inizio dell'inverno, e in questi giorni di transizione i nostri antenati credevano che il confine tra il mondo dei vivi e quello dei defunti si assottigliasse (queste tradizioni vennero poi incorporate nel Cristianesimo, con Ognissanti).
Gli immigrati irlandesi e scozzesi portarono questa festività negli Stati Uniti, e piano piano esplose in un crogiolo di zucche, travestimenti, dolcetti o scherzetti. Ma in realtà anche la zucca intagliata da trasformare in lanterna è di tradizione europea, anticamente molto praticata in Piemonte, inoltre l'usanza di girare con le lanterne o fiaccole la sera di fine ottobre era diffusa in molti paesi italiani.
Cosa raccoglievano i nostri antenati a fine ottobre?
Certamente le zucche. E poi castagne, frutta da guscio, castagne e cereali.
Halloween è una festa che ha le sue radici qui, e questa settimana la festeggiamo con un menu dark e un menu arancione.
Un'intera tavola nera? Si può fare, con riso venere, sformato di lenticchie, bruschette con cavolo nero e cipolla e un pane di riso tutto nero.
Optiamo per un orange party? Allora gnocchi di zucca, involtini con patate arancioni, vellutata con pera, rosti con carote, una sfoglia a forma di lanterna e una bundt cake senza glutine!












