Salute da bere
Conoscete le 5 regole del frullato perfetto?

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Lo sappiamo: per approfittare al meglio delle virtù salutari dei vegetali conviene consumarne di tutti i colori. E frullati e succhi freschi possono diventare una fantastica ricarica giornaliera di vitamine, antiossidanti, minerali e tanto altro. Ecco, allora, qualche consiglio pratico e gli errori da evitare per preparare un frullato che, oltre a essere buonissimo, sia al top dell’efficacia e ideale per la bella stagione in arrivo

Una cucina coloratissima! Come vedete dalla mia foto, oggi i colori della frutta di stagione sono stati i protagonisti in casa grazie a una diretta Instagram con la redazione di Cucina Naturale dedicata ai colori nel bicchiere. In effetti, la cosa bella è che tutti questi vegetali sono buonissimi non solo da mangiare ma anche da sorseggiare.

Dal giallo dei peperoni al viola-blu di ciliegie e mirtilli, passando per il rosso di fragole e pomodori o l’arancione di nespole o albicocche. Ma anche il bianco-verde di cetriolo o sedano, ad esempio, oppure i verdi più carichi degli spinaci o della lattuga cresciuti al sole. Insomma, ecco qui i miei cinque consigli per ottenere frullati da dieci e lode.

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  1. No alle mega bevute

Il nostro organismo non riesce ad assorbire tutti insieme le vitamine o i minerali che ingeriamo ma lo fa un po’ per volta e perciò ha bisogno di tempo. Di conseguenza, è molto più sensato ed efficace frazionare il consumo dei vegetali in più volte al giorno, evitando di bersi, ad esempio, un litro di frullato in mezz’ora. Semmai preparatene una quantità abbondante al mattino (aggiungendo una spruzzata di limone per fermare l’ossidazione), poi chiudetela bene e conservatela in frigo fino allo spuntino del pomeriggio.

  1. A tutto carotene? Sì ma con un po’ di grassi “buoni”

I carotenoidi sono pigmenti tipici dei vegetali che vanno dal giallo al rosso (carote, peperoni, pomodori, albicocche, nespole e melone, per fare qualche esempio). La ricerca ha confermato che, in previsione dell’estate, assumere tutti i giorni questa grande famiglia di antiossidanti (comunque sempre preziosi) è decisamente consigliabile. Betacarotene & Co. aiutano a rinforzare l’epidermide, ma anche gli occhi, mitigando lo stress dovuto all’azione aggressiva dei raggi solari. Per aumentarne la biodisponibilità nell’organismo è però importante che vengano assunti con un po’ di grasso. E se l’aggiunta di un goccio d’extravergine per i succhi di pomodoro o peperone è ok, per i frullati è ideale l’aggiunta di avocado – frutto antiage per eccellenza - oppure dei super salutari (nonché grassi) semi come quelli di lino, chia o girasole, oppure frutta a guscio a scelta.

  1. I frutti di bosco non amano tanto il latte

Restando sul tema dell’assorbimento ottimale, alcuni studi scientifici hanno scoperto che gli antiossidanti polifenoli, che caratterizzano tutta la frutta e gli ortaggi rosso-viola-blu (ma anche cioccolato, tè e caffè) , diventano meno efficaci se assunti in contemporanea al latte. E, anche se la questione è complessa e non del tutto definita, per accompagnarli nei frullati può essere meglio preferire le tante bevande o gli yogurt vegetali. Questo gruppo di antiossidanti si rivela prezioso quando si alzano le temperature perché – tra i tanti effetti - migliora l’efficienza dell’apparato circolatorio messo a dura prova per il caldo. In più il consumo di fragole e frutti di bosco per almeno due volte a settimana è risultato utile anche per mantenere più giovane il cervello.

  1. Una giornata arcobaleno!

Frullati e succhi possono rappresentare un modo davvero facile per integrare gli spuntini tra i pasti principali con varietà diverse di frutta e verdura. Ecco un esempio. Se a pranzo il rosso dei pomodori della salsa e l’arancione delle carote hanno dominato, il frullato di metà pomeriggio potrebbe essere ai frutti di bosco. Oppure virare sul bianco-verde di sedano, cetriolo e limone, ad esempio. Un abbinamento rimineralizzante e anticaldo. E per cena, spinaci.

  1. Ecco i jolly da mettere nel bicchiere

Ovviamente non tutti i vegetali crudi risultano adatti per essere trasformati in frullati (ma magari solo in succhi o centrifugati). Pensiamo ai carciofi o agli asparagi o alla barba di frate, ad esempio. Al contrario ce ne sono alcuni quasi d'obbligo.

Limone. La sua salutare aggiunta è sempre indispensabile per evitare l’annerimento e l’ossidazione che nelle frutta frullata diventano ancora più veloci. Nei frullati di ortaggi può essere sostituito dall’aceto, vedi il noto gazpacho.

Mela e banana. Reperibili tutto l'anno sono (in alternativa) i frutti che fanno da base abbastanza neutra a qualsiasi frullato. La loro presenza aggiunge corpo e cremosità. In più la dolcezza di una mela gialla o di una banana, consente anche di evitare l’aggiunta di zucchero. Se possibile, meglio frullare anche la buccia della mela, ricca di nutrienti e di preziose fibre solubili. Un matrimonio d’amore? Quello tra banane e fragole o frutti di bosco.

Avocado. Il suo essere a metà tra un frutto e un ortaggio lo rende perfetto per qualsiasi frullato, dolce o salato che sia. Ai quali conferisce molta consistenza e un certo tenore di grassi. Perciò va dosato con attenzione, altrimenti il risultato può ricordare più una salsa che una bevanda. E va sempre abbinato al limone per evitare che ossidi.

Cetriolo. Ideale per aggiungere tanta acqua e corpo a tutti i frullati di ortaggi. Il suo sapore delicato si abbina molto bene con il pomodoro, il sedano e le zucchine (specie quelle piccole e fresche danno vita a ottimi frullati estivi freddi). Gli aromi top per esaltarlo sono menta e basilico

Sedano. Caratterizza in modo unico anche un semplice succo di pomodoro pronto che può fare da base (con poco limone). Negli Usa il succo di sedano è considerato un elisir di lunga vita per la ricchezza di minerali e vitamine. Le sue lunghe fibre hanno però bisogno di essere frullate a lungo: per questo spesso viene proposto come centrifugato o succo fresco.

 

Conoscete le 5 regole del frullato perfetto? - Ultima modifica: 2020-05-03T20:39:52+02:00 da Barbara Asprea

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