Che buona la semplicità di questo purè di fave! Una ricetta vegan composta da pochi e sani ingredienti. Il purè di fave è un classico della classica lucana e pugliese, un piatto che abbina la dolcezza delle fave all'amaro della cicoria. La versione originale prevede l'uso delle cicorie selvatiche, dette anche cicorielle: in loro mancanza, vanno bene anche le varietà coltivate. Il risultato sarà un po' diverso ma comunque si otterrà un saporito piatto rustico golosissimo.
Ingredienti
Per persone
- 400 g fave secche decorticate
- 400 g cicoria
- 3 foglie Alloro
- 2 Peperoni cruschi
- olio d'oliva extravergine
- Sale
Istruzioni
- Lasciate reidratare le fave decorticate in una ciotola con abbondante acqua per una notte.
- Scolate le fave, risciacquatele sotto l’acqua, mettetele a cuocere in una pentola capiente coprendole a filo con acqua e aggiungendo le foglie d’alloro. Fatele cuocere a fuoco basso per almeno 2 ore, versando altra acqua calda se necessario. Durante la cottura i legumi rilasceranno una schiumetta che andrà eliminata man mano con un cucchiaio o un mestolo forato.
- Mondate, nel frattempo, la cicoria, eliminando le parti bianche più coriacee e le foglie molto rovinate. Lessatela in acqua salata per 10 minuti scarsi, poi scolatela e tenetela da parte.
- Levate le fave dal fuoco quando, mescolandole a lungo con un mestolo di legno, si sfalderanno facilmente formando un purè morbido dalla consistenza grossolana. Solo a questo punto salatele e mescolatele ancora brevemente.
- Componete i piatti: disponete in ciascuno il purè (privato dell’alloro), adagiatevi sopra la cicoria e completate con un filo d’olio e i peperoni cruschi sbriciolati grossolanamente. Tradizione vuole che le fave vengano servite in tegamini di terracotta e accompagnate con crostoni di pane casereccio.