Avete presente la vignetta umoristica di Gemma Correll che ritrae tre dinosauri carnivori. intenti a grigliare. mentre canzonano il quarto:"Hey, ecco l'erbivoro" e lui risponde:"Ho portato l'hummus"? Nulla di più realistico: l'hummus è un alimento che mette d'accordo tutti perché è salutare e vegetariano ma anche saporito, cremoso e goloso. Se non sai cosa portare ad una festa prepara una ciotola di hummus king size e ti verranno spalancate le porte del buffet.
La crema di ceci mediorientale con semi o pasta di sesamo, limone, olio di oliva, aglio, cumino, paprika e prezzemolo è molto diffusa in Medio Oriente e la sua paternità è rivendicata da libanesi, siriani, turchi ed egiziani, anche se ogni popolo, e addirittura ogni famiglia, promulga le sue varianti più o meno segrete. Inoltre l'hummus è diventato popolare praticamente in tutto il mondo tanto da vedersi assegnare una giornata mondiale: l'International Hummus Day è il 13 maggio.
In fin dei conti tutti i fanatici dell’hummus lo sanno: una volta assaggiato non si torna più indietro, ed ecco perché vale la pena di esplorare queste tre preparazioni alternative all’hummus ma molto simili per la consistenza e l'effetto esplosione-di-sapori-in-bocca. Preparate la pita calda, c’è molto altro da provare!
Ecco tre ricette tradizionali simili all'hummus che non sono il solito hummus
Msabaha
Iniziamo con la msabaha (o mashawsha o masabacha) che potremmo definire il cugino rustico dell'hummus perché a cambiare è la consistenza, più grossolana dal momento che la maggioranza dei ceci rimane intera. Un'altra differenza sta nella temperatura di servizio: la msabaha si assapora calda o tiepida, a colazione o come "meze" soprattutto in Libano. I ceci, una volta cotti e ancora caldi, vengono schiacciati solo in parte e conditi con una salsa a base di crema di sesamo, acqua, aglio, succo di limone, cumino e sale. Le dosi per 500 g di ceci cotti sono di circa 5 cucchiai di pasta di sesamo chiara, il succo di mezzo limone, uno spicchio d'aglio, un cucchiaino di cumino e un pizzico di sale. In più tanta acqua quanta ne basta per creare una salsa liscia e avvolgente.
Fattet
Il fattet hummus è una colazione molto popolare in Palestina, Libano e Siria. Si tratta di una ciotola a strati: pane pita tostato al forno e bagnato con l'acqua di cottura dei ceci; ceci lessati; e una salsa di yogurt, succo di limone, aglio schiacciato, peperoncino fresco tritato e tahina. La salsa, prima di essere riversata sul pane e sui ceci, viene scaldata a bagnomaria, e allungata con l'acqua di cottura dei legumi nel caso risultasse troppo densa. Il fattet si può decorare con pinoli tostati, chicchi di melograno e qualche cucchiaiata di ceci in esubero. Alcune versioni aggiungono la parte cremosa dell'hummus tra lo strato di pane e i ceci lessati: è il caso del fattet proposto dalla chef e scrittrice gastronomica britannico-palestinese Joudie Kalla all'interno di Palestine on a Plate.
Ful Mudammas
Niente ceci ma fave e una ricetta da personalizzare, proprio come fa ogni famiglia palestinese. Perfetto per la colazione salata o per il brunch il ful mudammas è una crema di fave (ful). Si parte dalle fave secche e lessate in abbondante acqua non salata. A cottura ultimata una parte di queste ultime vengono schiacciate con una forchetta e, insieme a quelle intere, si condiscono con aglio schiacciato, polvere di cumino, succo di limone e sale. Dopo aver mescolato, ed eventualmente allungato la crema con il liquido di cottura, il ful mudammas si cosparge di prezzemolo e peperoncino tritati, e abbondante olio di oliva. Nella versione egiziana, si dice che il ful fosse originario proprio dell'Antico Egitto, le fave lessate vengono condite con pomodori freschi a pezzetti, succo di limone, prezzemolo, olio di oliva e sale.
