Il tarassaco è una delle erbe spontanee più conosciute e apprezzate, eppure l’utilizzo della sua radice fresca in cucina è ancora poco noto. Un vero peccato perché è davvero un ottimo ingrediente, oggetto del desiderio anche degli chef più famosi che lo apprezzano per quel suo sapore piacevolmente amaro dalle note di miele e fiori. Ma a parte questo, la radice di tarassaco è anche un alimento curativo: il suo decotto è un tonico, utile al fegato, che riduce le infiammazioni dell’apparato intestinale e aiuta la digestione. Infine, questa radice è indicata per contrastare la pressione alta.
Carta d’identità
Che cos’è
È la parte sotterranea del tarassaco, erba perenne nota anche come “dente di leone”. Una radice consistente e di forma allungata mentre la parte aerea è composta da numerose foglie roncinate e fiori giallo oro.
Dove e quando si raccoglie
Il tarassaco cresce nei prati, in collina e in montagna, prediligendo terreni soffici e umidi. Si raccoglie tutto l’anno ma la consistenza e il gusto sono migliori al principio della primavera e nel tardo autunno. È bene raccoglierlo lontano da fonti di inquinamento come strade o centri abitati.
Caratteristiche particolari
Se raccolta dopo una gelata, il gusto amaro che contraddistingue la radice di tarassaco viene decisamente attenuato.
Il suo uso in cucina
Va utilizzata cotta come una qualsiasi verdura. È ottima marinata e poi servita come aperitivo, nelle zuppe o accompagnata a ortaggi più dolci. Tostata e macinata è un ottimo sostituto del caffè.
Il consiglio
Prima di mescolarla agli altri ingredienti, è utile bollirla per 5 minuti così da smorzarne il sapore amaro.
Padellata aromatica
Mettete a lessare 2 patate, quindi scolatele piuttosto al dente, pelatele e tagliatele a pezzi. Mondate e lessate per 5 minuti in acqua salata 10 radici di tarassaco, poi scolatele con cura, tagliatele a pezzetti e saltatele in padella con olio extravergine, uno spicchio d’aglio, zenzero fresco grattugiato, le patate e due carote affettate finemente. Insaporite il tutto con un cucchiaio di salsa di soia addolcita con un cucchiaino di zucchero di canna e poi allungata con 3 cucchiai di birra e una spruzzata di limone. Servitelo come contorno oppure trasformatelo in piatto unico accompagnandolo a riso basmati.
