Meglio di altre spezie, lo zenzero rappresenta un esempio di diversità e di incontro tra Occidente e Oriente. Nelle cucine orientali è molto apprezzato fresco e grattugiato. Grazie al suo aroma particolare e molto duttile, l’utilizzo dello zenzero sta anche crescendo nella nostra cucina, sia nel salato che nel dolce.
5 tipi di zenzero
- Zenzero fresco o verde: ha sapore fresco simile al limone e più dolce di quello in polvere; le migliori varietà sono quelle a polpa soda e ferma, con pelle liscia (segno di freschezza).
- Zenzero essiccato: radice intera, scura e precotta, spellata e sbiancata, dura e fibrosa. Per prepararne una polvere si potrà macinarlo oppure grattugiarlo, come la noce moscata.
- Zenzero in polvere: di colore chiaro, è ottenuto dalla radice essiccata. Facilmente reperibile, si conserva meglio sottovuoto poiché ha aroma scarsamente persistente.
- Zenzero in conserva: ottenuto dalle radici giovani e tenere, conservate in uno sciroppo giallo-bruno o rosso, dal sapore concentrato.
- Zenzero cristallizzato o condito: è ottenuto invece dalle radici giovani immerse in sciroppo di zucchero, essiccate e cristallizzate, utilizzate come dolce.
Se è fresco è meglio aggiungerlo all’ultimo
Quando possibile è preferibile utilizzare il rizoma fresco che può essere tagliato finemente e aggiunto all’ultimo momento. Oltre che tritato, può essere grattugiato e poi spremuto per ottenerne il solo succo da aggiungere alle pietanze o a condimenti vari. In alternativa, potete usare lo zenzero fresco secondo l’uso della cucina orientale che lo vede come ingrediente fisso nei soffritti, spesso abbinato ai cipollotti. Per pelare lo zenzero è sufficiente usare la punta di un cucchiaino ed esercitare una leggera pressione sulla buccia.
5 ricette salate con lo zenzero.