L’uso del ginepro è a torto limitato a stufati o arrosti di carne. Scopriamo invece come valorizzarne l’aroma con il pesce e piatti a base di ortaggi
5 ricette col ginepro: Barbabietole e scalogni sottaceto al ginepro - Calamaretti e zucchine in crema di peperoni - Olio piccante al peperoncino e ginepro - Sgombri al forno con cipollotti, uvetta e pinoli - Zuppa di ananas al ginepro con gelato al cocco e gin
Pianta fortemente simbolica e collegata alla fertilità, in passato il ginepro veniva usato per purificare l’aria e gli ambienti e come talismano per proteggere gli animali. Merito probabilmente dell’intenso profumo che sprigionano i suoi rami bruciati e le tipiche bacche nere. Anche queste, al pari dell’origano, danno il meglio quando raccolte da piante cresciute nelle regioni più soleggiate. In liquoreria ha un ruolo importante come ingrediente base del gin. In quello terapeutico viene utilizzato come disinfettante delle vie urinarie e respiratorie, per combattere i reumatismi, favorire la digestione e la diuresi.
Sapore
Pungente, balsamico, resinoso e con un profumo di foglie di pino, l’aroma di ginepro si distingue anche per intense note pepate leggermente dolci.
Abbinamento
Oltre alla carne, il ginepro è una spezia adatta ad accompagnare peperoni, cipolle, melanzane e tutte le varietà di cavoli; riso e cereali; castagne, mele e pere; marinate e salamoie; formaggi morbidi; dolci alla frutta.
Utilizzo
Meglio scegliere bacche dal colore viola o nero: segno di completa maturazione. Vanno bene anche essiccate.
Consumo
Il sapore è molto intenso e penetrante, per cui il dosaggio è limitato a poche bacche per ricetta. Prima dell’uso vanno schiacciate leggermente, in modo da liberare gli aromi, ma senza romperle. Normalmente vanno eliminate prima di servire.
Conservazione
Se raccolte fresche le bacche devono essere messe a seccare su graticci. Quando sono secche si conservano in barattoli di latta o di vetro scuro.
Ecco alcune profumate ricette.