Il bel nome di fiore evidenzia la bontà di questa particolare varietà di cavolo, originaria delle regioni mediterranee, ma diffusa ormai in ogni angolo d’Italia. Si raccoglie dall’autunno alla primavera, le varietà sono tante e si differenziano soprattutto per il colore. In cucina è usato per moltissime preparazioni, non solo da proporre come contorno!
Cosa contiene il cavolfiore
Come in genere gli ortaggi anche il cavolfiore fornisce poche calorie: 25 per 100 grammi di prodotto, non contiene colesterolo e la presenza di grassi non è apprezzabile; il contenuto energetico è dato da carboidrati e proteine. Le fibre sono una presenza cospicua (2,4 g). il cavolfiore è molto ricco di vitamina C, al punto che una porzione di 100 grammi, consumata cruda, copre quasi il fabbisogno giornaliero, contiene inoltre betacarotene e vitamine del gruppo B. Tra i minerali, elevato è il contenuto di potassio, calcio, fosforo e ferro. Senza dimenticare che il cavolfiore, come altri membri della famiglia delle crocifere, contiene sostanze anticancerogene.
Buono a sapersi
- Il cavolfiore fresco ha cimette compatte, foglie dure e lucide.
- Per pulirlo si tolgono le due foglie esterne conservando quelle piccole e tenere, si toglie il torsolo centrale, si divide in cimette e si lava con cura.
- Le cimette si cuociono a vapore o si lessano in poca acqua con le foglie più piccole e tenere. In alternativa si può cuocere il cavolfiore anche intero, coprendolo per ¾ con acqua fredda.
- Per eliminare l’odore dei cavoli in cottura, provate a: mettere un batuffolo di ovatta imbevuto d’aceto sul coperchio; unire un cucchiaio di aceto e un pezzo di pane secco; aggiungere succo di limone o un rametto di prezzemolo.
Alcune volte può capitare che presentando il cavolfiore in tavola, soprattutto dai bambini, venga accolto con smorfie di disappunto, allora provate a cucinarlo così…